I sospetti erano fondati. La banda di ladri che due notti fa ha rubato cinque automobili tra Pontinia e Sabaudia in realtà si stava procacciando i mezzi necessari per altri colpi. E la conferma è arrivata giusto ventiquattro ore dopo, quando due di quelle vetture sono saltate fuori dal nulla, utilizzate da un sodalizio di veri e propri specialisti dei furti per portare via la cassaforte da un'azienda siderurgica in via San Francesco alle porte del capoluogo. Anche questa volta però i banditi hanno dovuto fare i conti con la rete di contrasto al crimine imbastita dalle forze dell'ordine con la collaborazione della vigilanza privata. Dopo un folle tentativo di fuga con il pesante bottino a bordo, infatti, i soliti ignoti hanno dovuto battere in ritirata, non prima di avere tentato il colpo in un'altra ditta della zona. «Quando i ladri hanno sfondato la porta degli uffici con la mazza ho sentito due colpi e mi sono svegliato di soprassalto - ci racconta il titolare dell'azienda, un imprenditore siciliano che periodicamente viene a Latina e alloggia negli spazi situati al primo piano, proprio sopra gli uffici della Sidercomit di via San Francesco - Sembravano esplosioni. Quando mi sono affacciato ho visto i ladri e ho subito dato l'allarme, ma ho avuto paura che venissero su, perché so bene che quando organizzano questi agguati sono pronti a prendere tutto».

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