L'acqua potabile continua a creare difficoltà ai cittadini di Maenza. O, almeno, a una parte di essa. Una zona in cui abitano alcune famiglie, infatti, sarebbe ancora senza acqua. Comunque, il problema parte da lontano. Gli incendi boschivi e la mancanza di acqua potabile sono stati due tra i più grossi problemi che hanno assillato la cittadinanza del centro collinare lepino nel periodo estivo. Le fiamme, quasi sempre probabilmente di natura dolosa, hanno distrutto ettari di bosco, macchia mediterranea e uliveti e messo in serio pericolo anche alcune abitazioni. Vigili del fuoco, volontari della protezione civile e mezzi aerei hanno lavorato intensamente per tutta l'estate. La mancanza di acqua o l'erogazione a singhiozzo, programmata o no, ha creato inevitabili grossi problemi di altra natura. Anzi, recentemente - verso la metà di settembre - si è scoperto che proprio gli incendi hanno determinato non solo problemi di natura idrogeologica, ma anche l'inquinamento dell'acqua potabile, gestita da Acqualatina, almeno per alcune utenze. Tanto che, dopo un intervento dei tecnici del gestore idrico e dell'Azienda sanitaria locale di Latina, il sindaco del centro collinare lepino, Claudio Sperduti, aveva dovuto emettere un'ordinanza di divieto dell'uso dell'acqua da parte di quei cittadini, le cui utenze venivano alimentate dalla conduttura proveniente dalla sorgente di Monte Acuto. Infatti, attorno a quelle sorgenti si erano sviluppati diversi incendi e, alle prime piogge, un cattivo odore era filtrato nella sorgente fino ad arrivare nelle case. Poi, però, fortunatamente, i parametri sono rientrati e il sindaco Sperduti ha potuto revocare il precedente provvedimento. Ma, la mancanza di acqua, come detto, persiste in alcune zone. Se ne è fatto portavoce il giornalista e storico Felice Cipriani: «Dal 5 giugno sette famiglie nella casa di campagna a Maenza, tra cui tre residenti, non ricevono l'acqua diretta. Siccità? Perdite della rete? Acqualatina, nel periodo più caldo, ha deciso di portare l'acqua con l'autobotte. Un'acqua che non si poteva usare per cucinare, ma solo per alcuni servizi». Possibile che il problema non si possa risolvere?
Senza acqua dal mese di giugno, il dramma di sette famiglie in difficoltà da quattro mesi
Maenza - Felice Cipriani si è fatto portavoce dell'emergenza, chiesto un intervento risolutivo