Sono stati trovati ulteriori alloggi e pertanto il Comune di Lenola può ospitare altri cinque migranti. La Giunta Antogiovanni ha deliberato la richiesta di variazione del servizio di accoglienza da 15 a 20 unità, presentando dunque istanza al ministero dell'Interno. L'amministrazione comunale aveva dato il via qualche tempo fa al progetto Sprar (Servizio protezione richiedenti asilo e rifugiati). Ora, essendo cambiate diverse situazioni, ha ritenuto opportuno apportare delle modifiche.
Cinque ospiti sono già arrivati, ma si è resa necessaria la nomina di due mediatori linguistici, incaricati anche di alfabetizzazione dei minori. Questo perché il nucleo familiare, proveniente dall'Eritrea, parla soltanto arabo e/o tigrino. Pertanto, anche ai fini di una corretta integrazione, si è resa necessaria la nomina di questi due mediatori. Nel reperire e contrattualizzare il terzo alloggio, come si legge nella delibera, considerata la superficie alloggiativa dello stesso, ossia 110 metri quadrati, è stato ritenuto possibile elevare il numero di unità che Lenola potrà ospitare. All'interno di quest'edificio, infatti, potrà essere collocato un «numero massimo di nove persone».
Di qui l'istanza al ministero. Approvato il piano finanziario, la Giunta Antogiovanni ha deliberato «di richiedere al ministero dell'Interno la variazione del servizio di accoglienza da 15 a 20 unità in virtù della più ampia disponibilità alloggiativa reperita».