«Se ti dovessi dire che qui c'è più spaccio di droga che altrove o che si sta peggio che in altri quartieri, direi una bugia. Ma se devo essere preciso ti dico che qui le regole sono state calpestate: abbiamo 50 case occupate, di cui una ventina dentro ex uffici pubblici e non si sa nemmeno se all'interno usano il gas con bombole. Ecco questa è la situazione». Riassunta in breve è esattamente la situazione del Colosseo, un quartiere «di mezzo» nato per ospitare servizi ma poi diventato una zona residenziale e commerciale, insomma un mix. Da due anni gli ex palazzi Inpdap passati al patrimonio dell'Inps sono occupati in parte da abusivi. Chi parla è un inquilino regolare dello stesso complesso; descrive una situazione paradossale eppure tranquilla. Sembra incredibile ma è così.
Qui gli ingressi illegali non hanno riguardato solo gli appartamenti vuoti dell'Istituto di previdenza ma anche alcuni uffici, ovviamente trasformati per uso civile senza alcun controllo né autorizzazione. Un punto quest'ultimo che è il nocciolo dell'esposto inviato dai residenti alla polizia locale e alla Procura nonché ai principali gestori dei servizi essenziali (luce, acqua, gas) perché, scrivono, «sussiste il rischio che possano essere intaccate le strutture e che non ci sia adeguata sicurezza specie nella fornitura del gas».

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