Ordinanze di estumulazione e affidamento dell'apertura ai Metronotte, ma è una corsa contro il tempo intrapresa evidentemente in ritardo quella che l'amministrazione comunale sta tentando di fare negli ultimi giorni per mettere mano all'emergenza loculi del cimitero. Loculi che, come si temeva nei giorni scorsi, sono finiti. Venerdì erano già quattro le salme in attesa di essere tumulate, e con il trascorrere dei giorni la situazione potrebbe aggravarsi. Oggi la situazione pare almeno parzialmente rientrata, ma il conto alla rovescia è annunciato, e riguarda in primis i tempi dilatati per realizzare i nuovi loculi, in secondo luogo il "ciclo" necessario da attivare per garantire le tumulazioni: ovvero estumulazioni, esumazioni e inumazioni (sepolture a terra), che evidentemente hanno incontrato degli intoppi.
Al cimitero di Borgo Hermada non va meglio. Poco più di 20 i loculi disponibili. Pochi, per la media di mortalità di una città popolosa come Terracina. Attendere il mese di gennaio, indicato come quello in cui arriveranno soluzioni in termini di nuovi loculi e personale, sarà dura. Tra circa 15 giorni ci sarà la ricorrenza dei defunti. E al cimitero mancano diverse cose. Intanto i mezzi di trasporto delle salme e quelli per il trasporto dei rifiuti speciali provenienti dalle estumulazioni. Un'ape Piaggio è praticamente da rottamare. Un carrello ha una ruota bucata. C'è poi un'altra questione: la mancanza di aree per l'inumazione, ovvero la sepoltura a terra, che consentirebbe di liberare i loculi da destinare a nuove salme. Questo perché il terreno è ancora occupato, e quello pure disponibile è interessato dal progetto per realizzare le cappelle gentilizie, che proprio in queste settimane stanno andando in concessione.
Nei giorni scorsi il sindaco Nicola Procaccini ha emanato un'ordinanza per estumulare 140 salme, presenti nei cimiteri da più di 30 anni. Un provvedimento che era previsto già nel mese di giugno.
La questione del camposanto è complessa e i tempi sono stretti. Anche sul fronte del personale, si naviga a vista. I tre operai dell'Azienda speciale provengono dall'assegnazione di borse lavoro. Ma lavorano 4 ore al giorno. Mancano poi operai seppellitori. Nei giorni scorsi sono stati impegnati 1.500 euro per garantire l'apertura dei cimiteri, affidando il servizio ai Metronotte. In un cimitero privo di videosorveglianza e con carenza di custodi, potrebbe non bastare.