Domani mattina davanti alla seconda sezione penale della Corte di Cassazione si discuterà il ricorso presentato dal sostituto procuratore presso il Tribunale di Cassino Roberto Nomi Bulgarini contro la decisione con cui lo scorso 13 giugno il secondo collegio del Tribunale del Riesame di Roma aveva completamente annullato l'ordinanza di arresto notificata tre settimane prima dal Gip del Tribunale di Cassino Salvatore Scalera a cinque tra ex amministratori e tecnici del comune di Ventotene e imprenditori dell'isola.
Un'inchiesta che provocò un vero e proprio terremoto a poche settimane dalle elezioni comunali e che scombussolò gli equilibri politici dell'isola.
Finirono agli arresti domiciliari l'ex sindaco Giuseppe Assenso, 71 anni; l'ex assessore all'ambiente, sport e turismo, Daniele Coraggio, 34enne; il funzionario capo dell'ufficio tecnico del Comune, Pasquale Romano, 62 anni; e gli imprenditori dell'isola Antonio Langella, 42 anni, e Claudio Santomauro, 62enne.
Tutti sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere dedita alla commissione dei reati di turbata libertà degli incanti, falsità ideologica, truffa aggravata, per l'erogazione di pubbliche forniture ed abuso d'ufficio finalizzato alla realizzazione del "voto di scambio".
Il tribunale del Riesame di Roma a giugno aveva sciolto la riserva in merito al ricorso presentato dalla difesa delle cinque persone finite ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta per gli appalti pubblici facili sull'isola di Ventotene.
Appalti col trucco sull'isola, il caso davanti alla Corte di Cassazione
Ventotene - Il Tribunale del Riesame aveva annullato le ordinanze. Domani la discussione di Bulgarini