Il cancello da cantiere che attualmente impedisce l'accesso al Borgo medievale di Pratica di Mare - area di proprietà privata ma da secoli aperta al pubblico - resterà. Anzi, sarà trasformato in un varco definitivo al termine dei lavori, con un'accessibilità all'area storica che sarà regolamentata in futuro e con la zona che sarà inserita in un più ampio piano di sviluppo turistico di Pomezia.
È questo quanto emerso durante l'ultimo Consiglio comunale, grazie a un ordine del giorno - bocciato dalla maggioranza a 5 Stelle - proposto dal consigliere d'opposizione Roberto Mambelli. Quest'ultimo, infatti, chiedeva che il sindaco Fucci si impegnasse per la riapertura dell'accesso carrabile e pedonale al Borgo, oggetto da oltre un anno di alcuni lavori di ristrutturazione.
A rispondere a Mambelli, prima degli interventi del resto dell'opposizione, è stato l'assessore Giuliano Piccotti. In estrema sintesi, l'esponente della Giunta pentastellata - premettendo che si sta parlando di una proprietà privata e non di un bene pubblico - ha spiegato che la delibera del 1951 citata dall'opposizione e relativa al ruolo del Comune nel Borgo di Pratica di Mare non disciplina la proprietà del bene ma parla esclusivamente delle strade cittadine. Sui lavori, invece, ha spiegato che tutti gli atti sono depositati in Comune e che il futuro aspetto del Borgo sarà un valore aggiunto per tutta la città. Il cancello, però, diventerà definitivo: Piccotti, infatti, ha spiegato che la struttura da cantiere sarà sostituita, a lavori ultimati, da un'altra più idonea. Poi, una volta conclusa la riqualificazione, nascerà l'area del Parco e delle tenute storiche di Pratica di Mare, con la zona medievale che, grazie all'accordo tra pubblico e privato, dovrebbe tornare a essere vitale.