E' stato condannato a due anni e due mesi. Era accusato di evasione dagli arresti domiciliari; si era infatti tolto il braccialetto elettronico che aveva gettato in un cassonetto dei rifiuti ed era stato sorpreso con un passaporto francese falso. Ed è un particolare che aveva suscitato una certa attenzione investigativa. Lo avevano arrestato a Terracina, meno di un anno fa e dopo un periodo di detenzione trascorso a Latina, nella casa circondariale di via Aspromonte è stato trasferito in un altro istituto in Abruzzo in questo caso, più per motivi di vicinanza con il domicilio che per altro.
La sentenza riguarda Ben Fattoum Afif, 42 anni, tunisino, nei cui confronti la Procura di Latina e il pm Daria Monsurrò aveva chiesto il giudizio immediato, un rito previsto quando c'è l'evidenza della prova. Il cittadino è stato anche indagato in un'inchiesta della Procura Antimafia de L'Aquila per l'articolo 270 bis e cioè: associazioni con finalità di terrorismo. Il suo nome era stato iscritto su un fascicolo perché considerato vicini ad ambienti estremisti ed è per questo che la sua abitazione era stata sottoposta ad una perquisizione con il sequestro di un telefono cellulare. A insospettire gli investigatori in occasione del blitz a Terracina era stato in particolare il documento che era stato sequestrato in occasione dell'operazione di polizia giudiziaria. In occasione dell'interrogatorio il gip Giuseppe Cario aveva convalidato l'arresto disponendo la detenzione in carcere.