E' continuata oggi durante il Consiglio Comunale la protesta dei residente di via Vallelata che si oppongono alla costruzione di un bitumificio. Tutto era partito ieri mattina, quando una quarantina di persone si sono ritrovate in via Vallelata, davanti all'ingresso del cantiere, per contestare l'avvio dei lavori. Un progetto che prevede la costruzione di impianto per la produzione di conglomerati bitume e di cemento, nonché un sito per la demolizione degli inerti. Una sorpresa amara per gli abitanti, all'oscuro del piano, che da anni contestano gli olezzi insopportabili provenienti da altri impianti del quartiere. «Non è ammissibile realizzare un bitumificio - ci spiega un cittadino - a pochi metri dalla chiesa e dal centro abitato. Qui da anni già combattiamo contro gli olezzi prodotti dalla Cogea, che tratta residui animali».

E dopo le proteste dei residenti della zona, che hanno contestato la realizzazione del capannone industriale vicino al centro abitato, gli agenti della polizia locale hanno effettuato un sopralluogo sul cantiere. Contestualmente gli uffici del Comune di Aprilia hanno avviato delle verifiche riscontrando che il permesso, rilasciato dal dirigente del settore Urbanistica nel 2015, conteneva alcune prescrizioni e aveva validità di un anno. «L'autorizzazione è scaduta da diversi mesi, perciò abbiamo bloccato tutto – commenta il vice sindaco e assessore all'Urbanistica, Franco Gabriele – chiedendo alla ditta di risistemare il terreno che era stato sbancato».