E' stata pronunciata poco fa, dalla Corte d'Assise d'Appello di Roma, la sentenza di condanna per l'omicidio di Francesco Maria Pennacchi, il giovane commercialista di Velletri assassinato a soli 32 anni il 27 novembre 2015.

Imputato nel processo d'Appello che si è concluso oggi - 26 ottobre 2017 - era Lorenc Prifti, il fornaio albanese ritenuto l'autore materiale del delitto, maturato davanti all'ufficio del commercialista e finito con una coltellata sferrata all'addome del giovane professionista veliterno.

In primo grado, i giudici del Tribunale di Velletri lo avevano condannato - con rito abbreviato - a trent'anni di reclusione. Il rito scelto, che prevede la riduzione di un terzo della pena prevista, ha avuto effetto anche in Appello: i giudici di piazzale Clodio, infatti, hanno ridotto la pena di Prifti a 16 anni e 8 mesi, riconoscendo le attenuanti generiche.

Tantissime le persone che, accanto al fratello Roberto Maria e alla mamma Maria Isabella De Ninno, hanno partecipato a una manifestazione pacifica fuori dal Tribunale e sono rimasti pressoché interdetti per la sentenza. Accanto ai familiari di Francesco Maria anche l'Unione Nazionale Vittime, rappresentata dalla presidente Paola Radaelli.