La scadenza è ormai prossima e si porta dietro un considerevole carico di dubbi. Domani 28 ottobre scade il tempo concesso dalla Ipogeo, la società che gestisce il cimitero di Latina, per regolarizzare le assegnazioni di sepoltura sprovviste di contratto – quasi tutte quelle anteriori all'11 maggio 2009 – o con concessione scaduta. L'avviso, che aveva sollevato le proteste delle associazioni dei consumatori, era stato pubblicato un anno fa e dava tempo 12 mesi pena l'avvio delle procedure previste "compresa la decadenza dell'assegnazione". Alcuni hanno pagato, altri si sono affidati alle associazioni, altri ancora nonostante il cartello affisso al cimitero, forse lo scopriranno proprio questo 2 novembre se si recheranno a far visita ai loro cari. Sul caso dell'avviso della Ipogeo, che citava relativo regolamento cimiteriale, il Comune non si è pronunciato, a differenza di alcuni partiti che chiedono risposte. A partire dal senatore Giuseppe Vacciano, firmatario mesi fa di una interrogazione parlamentare sia sui contratti che sulle spese di mantenimento del cimitero (i 17 euro di cui stanno arrivando i bollettini alle famiglie per due annualità). «In un momento di confusione come l'attuale sarebbe fondamentale registrare una posizione politica chiara e definitiva da parte della maggioranza che governa la città. Indubbiamente una questione spinosa e complessa, ma non mi sembra ci sia ulteriore tempo per l'esitazione". Ma sui nodi irrisolti della vicenda anche il Pd con Nicoletta Zuliani ricorda come la sua richiesta di istituire una Commissione Consiliare ad hoc solo per la questione cimitero abbia subito il "niet" dell'amministrazione Coletta "che ha voluto fare da sola accrescendo confusione e malcontento da parte dei cittadini".