Domenica, a Prossedi, sembrava essere tornati ai tempi di don Camillo e sor Peppone. Solo che questa volta non c'è stato uno scontro tra parroco e sindaco. Meglio ancora: scontri non ci sono proprio stati. Ma la processione della statua del Sacro Cuore di Gesù non si è svolta. La statua, custodita nella chiesa di San Nicola, lungo Via Roma, viene portata in processione, da sempre, l'ultima domenica di ottobre, dopo la celebrazione della Messa. Ma domenica scorsa, l'evento religioso non è stato possibile, in quanto nessuna persona si è presentata per ‘incollare' la statua. Le cause non sono note, anche se qualcuno azzarda qualche ipotesi. Fatto sta che la statua del Sacro Cuore di Gesù non è sfilata tra i fedeli lungo un tratto di Via Roma e nel giro di Piazza Umberto I. In verità, la processione vive due momenti distinti. Il primo nella frazione di Pisterzo, in mattinata, e il secondo nel capoluogo. A Pisterzo tutto è filato liscio. Nel senso che la Santa Messa è stata celebrata e, subito dopo, la statua è stata presa a spalla dagli uomini incaricati ed ha fatto il giro del piccolo centro. A Prossedi tutto doveva cominciare alle ore 11:30. Dopo la celebrazione della Messa, la statua sarebbe stata presa in consegna dagli uomini preposti al trasporto e, seguita dalla banda musicale, avrebbe fatto il suo percorso, prima di rientrare in chiesa. Il sindaco e alcuni amministratori non mancavano. Ma, finita la celebrazione, nessuno si è fatto avanti per prelevare la statua, mentre la banda già attendeva fuori. E' una vergogna, ha sottolineato qualcuno. Mentre il vicesindaco Riccardo Reatini si è limitato a dire che pare impossibile non trovare 8/10 persone su 1.200 abitanti per portare a spalla la statua, aggiungendo che tutti sono pronti a criticare tutto, ma quando si tratta di farsi avanti, si preferisce fare un passo indietro. Naturalmente, la processione è stata annullata.
Processione annullata a Prossedi, nessuno vuole portare la Statua del Sacro Cuore
Prossedi - Sarebbero bastate dieci persone su 1.200 abitanti, ma i cittadini non hanno risposto alla chiamata interrompendo la tradizione