Si erano organizzati giorno dopo giorno, vivendo nella stessa cella, e stavano puntando al controllo dei detenuti dell'intera sezione del nuovo padiglione D. Peccato per loro, però, che la polizia penitenziaria si è accorta di tutto questo e, con un vero e proprio blitz, ha "smantellato" il gruppo e sequestrato praticamente di tutto all'interno della camera di detenzione.

Protagonisti di questa storia sono dei detenuti stranieri, in special modo quattro persone, bloccate dalla polizia penitenziaria nella giornata di domenica 5 novembre 2017, come spiegato dai sindacalisti dell'Ugl pp, Carmine Olanda e Ciro Borrelli.

"Da settimane il gruppo dei detenuti stranieri - ha evidenziato Borrelli - era tenuto sotto controllo: i loro atteggiamenti di presunzione e il loro modo di rapportarsi con gli altri detenuti hanno fatto scattare l'operazione di polizia. In primo luogo, infatti, è stata fatta una intensa perquisizione nella loro cella che ha portato al ritrovamento di un telefonino completo di scheda, batteria e caricabatteria rudimentale".

Non solo: stando a quanto reso noto da Olanda e Borrelli, infatti, nel penitenziario c'erano anche coltelli e punteruoli costruiti in modo artigianale "presumibilmente realizzati - ha ipotizzato Borrelli - per offendere o per minacciare le persone".

In più, gli agenti hanno anche ritrovato numerosi pacchetti di sigarette "che fanno pensare - ha concluso Borrelli - a un gesto di ricompensa nei confronti del gruppo dei detenuti stranieri in cambio delle telefonate".

"Dalle osservazioni effettuate sul gruppo dei detenuti stranieri - ha precisato Carmine Olanda - si presume che avessero creato un vero e proprio gruppo finalizzato a delinquere e a tentare di tenere sotto controllo la sezione dove erano ristretti. Rimangono in corso ulteriori accertamenti sui fatti accaduti. Nonostante la grave carenza di personale, la polizia penitenziaria di Velletri dimostra sempre di essere all'altezza di prevenire e sgominare sul nascere le organizzazioni come questa. Come sindacato ci congratuliamo con tutti gli agenti del penitenziario di Velletri per la grande professionalità chirurgica dimostrata e con l'ispettore che ha condotto brillantemente l'operazione. Auspichiamo che le autorità competenti - ha concluso Olanda - si rendano conto dell'urgenza di incrementare il personale di polizia penitenziaria nel carcere di Velletri".