Illegittimità nel regolamento Tari del 2016, il Pd di Aprilia va all'attacco sottolineando il «pasticcio» della maggioranza Terra e chiedendo la restituzione delle somme ai cittadini.
In questi giorni infatti il Ministero del'Economia e delle Finanze si è espresso sull'applicazione della Tari su garage, box e posti auto. Diverse amministrazioni comunali in Italia hanno considerato le autorimesse come utenze non domestiche, assoggettandoli a una doppia tassazione con riferimento alla quota variabile. Un'interpretazione data anche dal Comune di Aprilia che, nell'articolo 46 del regolamento del 2016 (comma 4), inserisce garage, box e posti auto tra le utenze non domestiche. Un'applicazione «illegittima» per il Partito Democratico che già nel 2016, in fase di approvazione del regolamento, sollevò enormi dubbi sull'interpretazione della normativa della coalizione civica. Dubbi che sono stati confermati dal sottosegretario del Ministero dell'Economia e delle Finanze, Pierpaolo Baretta, che il 18 ottobre ha spiegato che la quota variabile della tariffa sui rifiuti va calcolata una sola volta sull'intera superficie dell'unità immobiliare, comprese le pertinenze. Sono dunque illegittimi i conteggi di molti Comuni che replicano la quota variabile per le singole pertinenze. Il chiarimento del Mef è arrivato in seguito al quesito posto da Giuseppe L'Abbate (M5S). Una notizia che rischia di produrre una montagna di richieste di rimborsi in tutta Italia, delle quali migliaia solo ad Aprilia. Di ciò ne sono convinti anche i dirigenti del Partito Democratico, che sollecitano il sindaco a prendere immediati provvedimenti. «Le parole del sottosegretario sono chiare, la tassazione delle autorimesse - dicono il segretario Alessandro Mammucari e i consiglieri Vincenzo Giovannini e Monica Tomassetti - così come concepita è illegittima, non può essere considerata un'utenza non domestica. E quanto accaduto è l'ultimo episodio di una gestione non brillante della tassazione ambientale da parte della giunta Terra».