A margine dell'operazione messa a punto in carcere dagli agenti della polizia penitenziaria di Velletri, anche il segretario del Sappe, Maurizio Somma, è intervenuto per complimentarsi col personale. «Grazie al prezioso intervento del personale del Corpo di polizia penitenziaria - ha affermato - si è riusciti a ‘smascherare' l'attività illecita gestita da quattro detenuti di nazionalità romena lì ristretti. Nel dettaglio i predetti detenuti si erano procurati dei pugnali rudimentali a scopo intimidatorio nei confronti della restante popolazione detenuta; inoltre erano riusciti a occultare un telefonino, col quale consentivano agli altri detenuti di comunicare liberamente con l'esterno in cambio di sigarette come ricompensa. Il Sappe esprime il proprio vivo compiacimento ai poliziotti penitenziari che, nella casa circondariale di Velletri, durante il blitz nella cella occupata dai quattro romeni nel nuovo padiglione del carcere, sono riusciti a ritrovare un telefonino completo di scheda, batteria e caricabatterie rudimentale, coltelli e punteruoli costruiti in modo artigianale, e numerosi pacchetti di sigarette».
Chiaramente, il caso - reso noto poco dopo l'accaduto dai sindacalisti dell'Ugl Pp Carmine Olanda e Ciro Borrelli - è attualmente al vaglio della Procura della Repubblica di Velletri e, probabilmente, anche del Dipartimento per l'amministrazione penitenziaria.