L'ex Cava di via Corta ad Aprilia, messa sotto sequestro in seguito all'operazione Dark Side, veniva continuamente violata. Ad accertarlo i controlli della polizia giudiziaria. I ladri hanno asportato diverse centinaia di metri di grondaia in rame un consiatente quantitativo di cavi elettrici in rame e dal magazzino posto nella parte superiore della ex cava di pozzolana utensili e materiale da officina. Per tali motivi nel pomeriggio di ieri mpersonale la polizia stradale di Aprilia nel tentativo di stroncare definitivamente l'attività di depredaggio dei beni sottoposti a sequestro messa in atto dagli ignoti malfattori decidevano di appostarsi nei pressi del sito. Nel corso di tale servizio venivano sorpresi due uomini che dopo aver raggiunto a bordo di una autovettura Fiat Panda attraverso una stradina laterale la parte della ex cava dove era stata decisa la rete, penetravano all'interno e asportavano un cospicuo quantitativo di spezzoni di cavo elettrico di grande diametro e parti di grondaia di rame, poi quantificato per circa duecento chilogrammi, che caricavano all'interno del veicolo con cui erano giunti. Accertato ciò gli operanti decidevano di intervenire bloccando l'unica via di fuga ma i malfattori saliti a bordo del veicolo tentavano una rocambolesca fuga nel corso della quale tentavano di investire uno degli operatori di polizia che aveva colpito di striscio dal veicolo e che per evitare di essere sormontato dal mezzo stesso si aggrappava al montante della portiera venendo trascinato per duecento metri circa sino a quando i malfattori non venivano definitivamente spinti fuori strada dagli altri agenti operanti e bloccati. I malviventi venivano poi identificati per T.I. del 1972 nativo e residente ad Aprilia con a suo carico molteplici precedenti penali e di Polizia e M.C. classe 1958 di Napoli ma residente ad Aprilia con precedenti di polizia dipendente del comune di Aprilia. Al termine delle formalità di rito su disposizione del magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di latina i due uomini venivano tradotti presso la casa circondariale di latina dove dovranno rispondere dei reati di concorso in furto aggravato, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e sottrazione di cose oggetto di sequestro. L'operatore di polizia oggetto dell'investimento da parte dei due arrestati veniva refertato con 10 giorni di prognosi per varie contusioni ed escoriazioni.