Si chiude definitivamente una delle pagine di cronaca nera del litorale romano che ha animato queste prime due decadi del terzo millennio. La Corte di Cassazione, infatti, ha confermato le condanne della Corte d'Assise d'Appello di Roma relativamente all'omicidio di Giuseppe Carlino, il boss della Marranella freddato fuori casa della madre a Torvajanica, sul lungomare delle Sirene, il 10 settembre 2001.
In particolare, i supremi giudici hanno confermato la condanna a 30 anni di carcere per Michele Senese - che l'accusa ha ritenuto essere il mandante dell'omicidio per vendicare l'assassinio del fratello Gennaro, ucciso nel 1997 - e per Domenico Pagnozzi, che i pm sostengono essere l'autore materiale del delitto "incastrato" da tracce di dna a lui riconducibili ritrovate su un fazzoletto presente nell'automobile utilizzata dal commando - una Fiat Croma - che arrivò sul litorale romano sedici anni fa.
La Cassazione, poi, ha confermato la sentenza di secondo grado anche per Giovanni De Salvo e Raffaele Pisanelli, condannati a 16 anni di reclusione e ritenuti dall'accusa complici del Pagnozzi, e per i due collaboratori di giustizia Antonio Riccardi (10 anni) e Vincenzo Carotenuto (7 anni e 4 mesi), le cui informazioni erano state vagliate dai carabinieri del Nucleo investigativo di Roma che, tra il giugno e il novembre 2013, avevano chiuso il cerchio sul delitto arrestando tutti gli allora presunti responsabili a vario titolo.
Vale la pena ricordare che nel processo d'Appello per l'omicidio erano state ridotte le condanne inflitte in primo grado dalla Corte d'Assise di Roma nel procedimento celebrato con rito abbreviato. In più, nel medesimo processo di secondo grado cadde l'aggravante della finalità mafiosa, ragione per cui si arrivò alla riduzione delle condanne di primo grado che spaziavano dall'ergastolo fino agli otto anni e otto mesi di reclusione.
Infine, i giudici della Corte d'Assise d'Appello assolsero un altro degli imputati che, invece, in primo grado era stato condannato.
Ora, dunque, per capire quali siano state le motivazioni che hanno portato la Corte di Cassazione a confermare le condanne d'Appello occorrerà attendere alcune settimane: intanto, però, la vicenda legata al delitto di Giuseppe Carlino si è conclusa. Un caso, questo, che ha animato le cronache locali per 16 anni, durante i quali sono andate avanti prima le indagini dei carabinieri e, poi, i lavori della giustizia italiana nei suoi diversi gradi.