"Ad oggi non comprendo le motivazioni e le finalità che alimentano la dura presa di posizione della Provincia ad uscire dall'accordo di programma sull'alta Diagnostica".  Maria Grazia Ciolfi, consigliera comunale di LBC e consigliera provinciale delle Civiche Pontine torna sulla querelle che sta animando il dibattito politico a pochi giorni dall'indirizzo votato in Consiglio dalla maggioranza di rimodulare il progetto accettando il nuovo macchinario RM PRISMA 3T. Ciolfi risponde a Stefano Zappalà che aveva bollato la svolta sull'Alta Diagnostica come un atto «grave contro la città». "Dice correttamente Stefano Zappala quando afferma che, in merito alla questione alta diagnostica, il tema è politico – spiega la consigliera di Lbc - se fosse stato unicamente medico-scientifico sarebbe già  in corso l'installazione della nuova apparecchiatura RM PRISMA 3T. La politica decide e compie scelte, ma queste decisioni e scelte devono essere motivate e finalizzate ad obiettivi la cui realizzazione sia sempre a tutela del bene comune". Ciolfi ripercorre le tappe che hanno portato a questa scelta fino al consiglio dell'8 agosto. "Il comitato scientifico di Fondazione, sebbene costituito da autorevoli professionisti, quali il Prof. Giuseppe Costanzo (Ortopedico), il prof. Ettore Squillaci (Radiologo) ed il Prof. Andrea Laghi (Radiologo e Medico Nucleare), fu ritenuto dal Consiglio  esprimere comunque un interesse di parte, legato all'istituto che l'aveva nominato e per tale ragione, all'unanimità, fu dato mandato al Sindaco Coletta  di scegliere, di concerto con la Presidente della Provincia Della Penna, uno o più  specialisti super partes che potessero esprimere un parere sulla proposta ed in particolare sulla sostituzione del tomografo ibrido PET-RM con la RM Prisma 3T. l parere è arrivato e si esprime in maniera favorevole sulla valenza migliorativa della proposta di rimodulazione fatta da Fondazione. Pertanto alla luce del parere reso, il gruppo consiliare di maggioranza LBC, nello scorso Consiglio Comunale, ha ritenuto di dare mandato al sindaco di ricomporre il tavolo dell'accordo e portare avanti la trattativa per arrivare, nel più breve tempo possibile, al compimento di questa grande opportunità per la citta di Latina e per tutta la sua Provincia e realizzare finalmente il centro di alta diagnostica, esprimendosi a favore  della rimodulazione proposta.  Il Consiglio è sovrano ed ha non solo il diritto, ma anche il dovere, di esprimersi in merito alla questione e LBC ha dichiarato e votato un suo indirizzo politico, supportato dal parere scientifico. Ora le argomentazioni passano ad un altro tavolo di confronto che è quello degli enti sottoscrittori. Per la Ciolfi "al momento, l'unica volontà ad uscire dall'accordo è stata espressa dalla Presidente della Provincia; stante il massimo rispetto che ho per la Presidente Della Penna e per il ruolo istituzionale che riveste, desidero sottolineare che tale volontà appare sorprendente e prematura, manifestata ancor prima di aver ascoltato gli altri sottoscrittori dell'accordo e aggiungo anche in solitudine, ossia anticipando i tempi di convocazione di un Consiglio Provinciale che a mio avviso dovrebbe aver diritto di esprimersi. Mi chiedo inoltre, poiché la proposta di rimodulazione e' partita dalla Fondazione e non certo dall'amministrazione Coletta e considerato che Fondazione si è già espressa chiaramente in Consiglio a tal proposito, avrebbe ancora ragione di esistere un accordo tra enti per la realizzazione di un progetto, nel momento in cui viene meno l'ente erogatore dei 13 milioni di euro per la realizzazione del progetto stesso? L'accordo di programma si scioglierebbe come neve al sole e Latina avrebbe veramente perso per sempre la sua grande opportunità e non certo per mano dell'amministrazione Coletta, che sia ben chiaro". "Questa amministrazione intende mettere in atto tutte le azioni – conclude Ciolfi - affinché a Latina sia riconosciuta questa opportunità e per questo auspica la rivalutazione di ogni elemento di incomprensione nel tavolo preposto, presenti tutti gli enti sottoscrittori".