E' una delle vicende più intricate, forse anche scomode, ed è in piedi da quasi un anno: ieri il caso dell'assegnazione dei chioschi è approdato di nuovo davanti ai giudici del Tribunale amministrativo dopo la trasposizione del ricorso al Capo dello Stato.
Il procedimento contrappone Simonetta Gonfiantini, per anni titolare della postazione numero 1 dei chioschi, e Maria Gallo, già titolare del chiosco numero 4, al Comune di Latina e agli altri assegnatari del bando 2017, diventato prima pomo della discordia e poi, appunto, oggetto di impugnazione per contestate illegittimità nell'iter di assegnazione.
Entrambe le ricorrenti chiedono l'annullamento della determinazione numero 343 del 27 febbraio 2017 nella parte relativa alla procedura di affidamento in concessione pluriennale (sei anni rinnovabili) delle otto arre pubbliche del lungomare di Latina destinate ad ospitare i chioschi nella stagione estiva, «per lo svolgimento di servizi connessi all'utilizzo dell'arenile».
Sono chiamati in causa, oltre al Comune di Latina, Salvatore Ciocchetti, Missile srl, Cooperativa Cometa Service, Ditta Speedy Breack di Bianchini Alessandro.
L'assegnazione degli spazi demaniali destinati ai chioschi la scorsa estate ha avuto una sua parentesi perlomeno anomala; il bando precedente è scaduto nel 2015, durante la gestione del commissario straordinario ed è stato quindi indetto un nuovo bando per l'assegnazione della durata di sei anni (prorogabili); a febbraio scorso c'è stata l'assegnazione delle aree ma su una postazione, la numero uno si sono avute una serie di rinunce, tanto che questa è stata poi sospesa dal Comune ed è seguito un esposto del sindaco sul caso delle rinunce.
Quella postazione era stata aggiudicata a Gonfiantini nel bando in vigore e nella graduatoria del 2017 l'imprenditrice aveva ottenuto una posizione utile a competere per la prima postazione ma inficiata da alcune irregolarità.
Era cominciata in quel momento l'altalena delle contestazioni cui sono seguiti i ricorsi che contestano la regolarità delle assegnazioni e che ora sono al vaglio dei giudici amministrativi.
La pronuncia può mettere fine al caos che ha contraddistinto in questi mesi la gestione degli spazi sul lungomare di Latina e avviare un periodo di controllo ordinario anche sulle arre destinate ai chioschi, considerati tra i tasselli più importanti dell'economia legata all'estate.