Dopo che il presidente del Priverno Calcio, Tommaso Palluzzi, ha ritirato la prima squadra dal campionato di Promozione, il consigliere di minoranza Ernesto Desideri, pur esprimendo un condivisibile rammarico, non ha mancato di provare ad attribuire all'amministrazione comunale colpe «che non ha e, ancor peggio, ad annunciare conseguenze disastrose per l'ente». Così inizia la considerazione del sindaco privernate, Anna Maria Bilancia, sulla controversa storia delle utenze (luce, acqua e gas) al San Lorenzo. A smentire «l'intempestivo consigliere Desideri» - continua il sindaco - sarebbe arrivata la sentenza del giudice Marco Pietricola, del Tribunale di Latina, che «rigetta il ricorso presentato dalla società calcistica tendente a ottenere il riallaccio delle utenze da parte del Comune di Priverno, dopo che questo le aveva dovute necessariamente disattivare». Insomma, il Tribunale dà ragione al Comune. Del resto - ci tiene a sottolineare Bilancia - «non poteva essere che così, visto quanto prevede la legge e considerato che già il commissario straordinario aveva richiesto alla società la restituzione delle cifre sborsate dal Comune, circa 100mila euro per pagare le utenze di luce e gas utilizzate per la gestione dell'impianto sportivo negli ultimi anni». Premesso che anche allo stesso sindaco dispiace che «la squadra sia stata ritirata dal campionato», ma «se le cause del problema sono riconducibili, come sembrerebbe, a difficoltà economiche della società, tali da impedire il rimborso spese e la fornitura del vestiario agli atleti e, dallo scorso settembre, di volturare corrente e gas», sarebbe «del tutto iniquo il tentativo del consigliere Desideri di addossare a questa amministrazione colpe che non ha, visto che la società non ha versato nemmeno un euro al Comune, né per l'affitto (tremila euro l'anno) né per i rimborsi dei consumi energetici del passato, richiesti con atto giudiziario dal commissario straordinario». Di qui la domanda: «Come avrebbe potuto il Comune aver determinato la crisi finanziaria della società?» Nessun accenno il sindaco ha, però, fatto al presunto contratto tra Comune e società sportiva, in scadenza il 30 giugno 2018.