Clima teso a Monte San Biagio per l'arrivo di un gruppo di rifugiati all'interno di un appartamento del centro storico. A lanciare una denuncia pubblica tramite facebook, l'assessore Gianmarco Pernarella, che mercoledì scorso ha pubblicato un video: «Uscendo da una riunione – racconta Pernarella – ho notato un furgone con etichetta "disabili" parcheggiato nel posto riservato e ho visto scendere nove rifugiati. Ho chiesto dove stessero andando e l'autista del mezzo mi ha risposto che i ragazzi, più altri due che arriveranno molto presto, sono i nuovi ospiti del centro storico. Ho pensato che sarebbero stati ridistribuiti in diverse abitazioni, invece no, alloggeranno tutti e undici in un'unica casa data in affitto da un amministratore non monticellano. È un fatto molto grave e vergognoso. Se è vero che abbiamo gli stessi diritti e gli stessi doveri dobbiamo permettere che undici persone vivano dignitosamente. Io da cittadino, e non da amministratore, voglio delle spiegazioni e avrei voluto essere avvisato».

Secondo l'assessore, alcuni residenti avrebbero minacciato di andare via dal centro storico per la presenza di stranieri. Attualmente i rifugiati politici arrivati a Monte San Biagio con lo Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati gestito dal Comune con l'ausilio della cooperativa Karibu, sono 39. Pernarella dice invece di non riuscire a conoscere il numero di ragazzi arrivati tramite i Cas, i centri di accoglienza straordinaria, strutture individuate dalle prefetture, in convenzione con cooperative, associazioni e strutture alberghiere. «Fino ad un anno fa la prefettura tramite una nota avvisava il comune dell'arrivo dei rifugiati, poi lo stato d'emergenza ha fatto sì che questa procedura non fosse più obbligatoria», sostiene ancora Pernarella. «Scriverò una lettera aperta al prefetto e al ministro dell'Interno sulla situazione ingestibile e invivibile, chiedendo che venga specificato quanti rifugiati ci sono e quanti ne dovranno ancora arrivare in paese. Organizzeremo un convegno per spiegare alla cittadinanza la differenza tra Sprar e Cas e per ascoltare le loro problematiche. Il tema sarà discusso anche nel prossimo Consiglio comunale. Maggioranza e minoranza, in accordo, firmeranno una mozione che sarà inviata anch'essa alla prefettura e al Ministero dell'Interno».