Se il 13 dicembre, giorno in cui furono effettuate le prime analisi rese pubbliche sul livello di torbidità dell'acqua proveniente dalla centrale di Fiumicello, il livello era decisamente alto, il 18 dicembre quel livello si è abbassato. Ma non si può certo cantare vittoria, considerato che il giorno 15 - venerdì scorso - il livello di torbidità era nuovamente aumentato. In ogni caso si è ancora sopra i limiti. Lo si evince dai dati che il responsabile della qualità delle acque del gestore ha inviato ai sindaci dei Comuni di Sonnino, Roccasecca dei Volsci, Prossedi, Priverno, Maenza e Roccagorga, avente a oggetto la torbidità dell'acqua delle sorgenti di Fiumicello "a uso umano". L'unico Comune che non sembrerebbe evidenziare problemi di torbidità dell'acqua della pubblica conduttura è Sonnino, che il giorno 15 era addirittura ad un livello - Punto di controllo San Pietro - di meno 0,4. Il sindaco di Priverno, Anna Maria Bilancia, rendendo noti i dati ricevuti, ha testualmente affermato: «Le analisi sugli ultimi prelievi del 18 dicembre evidenziano un valore di torbidità dell'acqua, dovuta a presenza di limo, pari a un valore di pp 5.4, più alto quindi del parametro di tolleranza che va dai 2 ai 4 punti. Lo scorso 15 dicembre il valore era pari a 2.4 e stava quindi rientrando nella norma. Ma le piogge successive lo hanno fatto risalire. Comunque la situazione è in miglioramento, se si considera che i valori di torbidità erano pari a 19,6. Il fenomeno che, in alcuni casi, a seconda delle tubature, non è presente, è stato determinato dalla siccità che, avendo prosciugato le falde, le ha rese vulnerabili alla potenza delle prime piogge, abbondanti e improvvise, che hanno trascinato nell'acqua limo. Non appena il fenomeno rientrerà, ci sarà comunicato». Il dato che maggiormente interessa, chiaramente, è quello di uscita dell'acqua dalla centrale di Fiumicello (Prossedi): lunedì era pari a 8.8 a fronte del 7,1. Insomma, il problema resta. Come resta valida la proposta dell'architetto Ciotti: considerato che l'acqua del rubinetto non può essere utilizzata, ormai da una settimana, i sindaci, oltre a fare ordinanze di non potabilità dell'acqua, dovrebbero anche sentirsi in obbligo di «diffidare Acqualatina a emettere bollette per il periodo dell'ordinanza». Insomma, dopo la siccità e i rubinetti di casa completamenti a secco, nel periodo estivo, la torbidità. Certo non si possono attribuire responsabilità per questo evento. Ma la proposta Ciotti rimanente valida.
Acqua torbida, valori ancora alti e ordinanze in vigore
Prossedi - Ancora disagi nei Comuni serviti dalla centrale di Fiumicello. Ecco le ultime analisi