Al concorso per entrare nelle forze dell'ordine è stata esclusa dalla commissione esaminatrice perché aveva due tatuaggi. E' quanto accaduto ad una giovane di Formia, C.F. di 27 anni la quale durante gli accertamenti psico-fisici che si sono svolti nel giugno scorso nell'ambito del concorso pubblico per titoli ed esami, per il reclutamento a nomina diretta di 38 marescialli da immettere nel ruolo marescialli dell'esercito in servizio permanente del Ministero della Difesa, Direzione Generale per il Personale Militare, la giovane è stata dichiarata "non idonea" a causa di un tatuaggio sul dorso del piede sinistro ed un altro sulla superficie laterale interna del braccio sinistro, giudicati non compatibili con i requisiti concorsuali. La giovane - rappresentata e difeso dagli avvocati Alfredo Zaza D'Aulisio e Vincenzo Macari - all'esito negativo della prova ha deciso di presentare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio per vedersi annullata previa sospensione, di tale decisione.
I legali hanno così presentato istanza di ricorso contro il Ministero della Difesa, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato; contro il Ministero della Difesa, direzione generale per il personale militare, ministero della difesa, direzione generale per il personale militare, commissione per gli accertamenti psico-fisici non costituiti in giudizio, per l'annullamento, previa sospensiva del verbale degli accertamenti psico-fisici con il quale appunto si dichiarava la 27enne non idonea. Un caso delicato che è stato per la cui decisione nel merito il presidente del collegio giudicante presieduto dalla dottoressa Floriana Rizzetto ha rinviato al 21 febbraio del 2018. Entro quella data dovranno essere effettuate delle verifiche, ovvero si dovrà accertare se indossando la divisa i tatuaggi sono visibili. La verifica dovrà avvenire entro dieci giorni dalla notifica del decreto. In seguito dovrà essere redatta apposita relazione corredata di ogni documento idoneo a chiarire il punto controverso; alla verificazione potrà partecipare, oltre ai difensori della parte ricorrente, un consulente medico di sua fiducia, che dovranno essere preavvertiti almeno cinque giorni prima del luogo e del giorno in cui si svolgerà l'incombente istruttorio. Il collegio giudicante, poichè la 27enne nelle more dell'espletamento delle verifiche subirebbe un danno grave ed irreparabile, ha accolto l'istanza cautelare ai fini l'ammissione della ricorrente "con riserva" a partecipare alle successive fasi concorsuali.