Tra una battuta di troppo e uno sguardo sbagliato il clima era già caldo quando è sparita la borsa di una ragazza. E a quel punto è basta la reazione del suo compagno per far scattare la violenta zuffa tra due gruppi di giovani: ad avere la peggio è stato proprio il trentenne che si era alzato dal tavolo per cercare di recuperare il maltolto, picchiato a sangue da quattro ragazzi che si sono dileguati prima dell'arrivo della polizia.
Scene di pura follia si sono vissute poco prima delle 19:30 di ieri nel fast food McDonald's del centro commerciale LatinaFiori, ancora affollato a quell'ora dopo un pomeriggio di shopping natalizio. Ricostruire l'accaduto non è stato semplice per i poliziotti di Squadra Volante e Mobile intervenuti per gli accertamenti del caso dopo la segnalazione degli addetti alla vigilanza della struttura che avevano sedato gli animi per primi. Per gli investigatori della Questura l'episodio ha assunto i connotati della rissa, anche se è degenerato nel pestaggio del trentenne, trasportato in ospedale col volto sanguinante.
All'origine della zuffa ci sarebbe appunto il furto di una borsa o uno zaino, ma gli agenti sono convinti che tra i due gruppi di giovani ci fosse già qualche attrito. Quando la ragazza si è resa conto che le era sparito qualcosa, si è rivolta al compagno e i loro sospetti sono ricaduti subito su un gruppetto di ragazzini che avevano gironzolato attorno al loro tavolo più volte in maniera chiassosa. Il trentenne si è fatto avanti e, stando alle testimonianze raccolte, avrebbe afferrato per il collo un minorenne chiedendo la restituzione della borsa. L'adolescente sosteneva di non saperne niente, ma la situazione è presto precipitata. Quattro giovani si sono avventati contro il trentenne e ne è scaturita una scazzottata: ad avere la peggio è stato proprio il compagno della ragazza derubata, picchiato a sangue dal gruppo che poi si è dileguato tra la folla incredula.
All'arrivo della polizia nessuno sapeva fornire informazioni sugli aggressori fuggiti, poi stando alle primissime indagini sembra che fossero legati da parentela o amicizia al minorenne accusato del furto. Sta di fatto che alla zuffa aveva partecipato anche un amico della vittima, un 24enne sul quale sono scattati gli accertamenti della polizia perché risultava ristretto agli arresti domiciliari. Anche lui, come il trentenne, è stato affidato ai soccorritori del 118 per il trasporto in ambulanza presso il pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria Goretti dove i due sono stati sottoposti agli accertamenti medici e alle cure del caso.
Si avventa contro un minore dopo il furto ai danni della compagna: pestato a sangue da quattro giovani
Latina - Un trentenne finisce in ospedale col volto sanguinante, un suo amico risulta evaso dai domiciliari. Gli altri sono scappati