L'ingresso è vietato ai minori di diciotto anni e si annuncia che sarà chiesto il documento. Eppure entrare in una sala slot non è così difficile come può sembrare ad una prima lettura degli avvisi sulla porta. Ci sarebbe poi un regolamento locale che vieta l'apertura di sale del gioco d'azzardo nei pressi delle scuole, per evitare, appunto, che ci siano avventori molto giovani.
Ciò nonostante nel 2016 (ultimo dato aggiornato disponibile e fornito dalla piattaforma Gedi) la media delle giocate pro capite è stata di 861 euro, contro gli 823 del 2015. Fenomeno in crescita dunque, nonostante la maggiore sensibilizzazione e le iniziative volte a limitare il gioco attraverso le slot.
In realtà la crescita del valore delle giocate pro capite sta andando di pari passo con il numero delle macchinette presenti sul territorio, che variano tra sei e undici ogni mille abitanti, installazioni che ormai interessano moltissimi bar. Se quindi è difficile entrare nelle sale slot per i minorenni, non c'è praticamente nessun controllo per gli angoli delle slot che si trovano all'interno di locali che offrono anche altri servizi, come i bar appunto.
C'è poi un altro dato parallelo, emerso nelle audizioni dello scorso autunno in Commissione Antimafia e che riguarda la titolarità delle gestioni delle macchinette e di molte sale. Secondo quest'ultima ricostruzione la maggioranza dei nuovi investimenti della criminalità organizzata va nella rete del gioco d'azzardo autorizzato, ossia le slot.
Nella mappa della crescita del gioco d'azzardo si «piazza bene» il capoluogo con un incremento delle giocate pari a +5,6%; salto in avanti anche a Formia dove si registra un +13,2%, con una spesa pro capite di 1388,9 euro ed è il dato più alto di tutta la provincia di Latina nonostante in quella città sia entrato in vigore da un anno un regolamento stringente sull'apertura di nuovi punti per il gioco con le slot; pessimo dato anche da Sabaudia con +35,1%, +15,5% ad Aprilia, +14% a Prossedi, +14,9% a Norma, +44,6% a Roccagorga, +6,1% a Fondi, +10,3% a Ponza, +2,6 a Sezze, +5,4% a Cisterna, +1% a Gaeta. Maggiori interventi contro le ludopatie sono stati chiesti con una interrogazione della consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Gaia Pernarella, e nel corso di un recente convegno organizzato dallo Spi Cgil in collaborazione con la Asl di Latina.