C'è molto altro prima di ricorrere a indagini e arresti, c'è un lavoro immane svolto dalla Polizia dietro le quinte con lo scopo di prevenire i reati e più in generale diffondere la cultura della legalità. Tracciando un bilancio del 2017, il Questore di Latina Carmine Belfiore ha voluto focalizzare l'attenzione proprio sull'attività di prevenzione che il più delle volte non dà risultati visibili, ma contribuisce in maniera determinante ad accrescere la percezione di sicurezza. Dai progetti di educazione alla legalità, fino alla prevenzione dei reati sul territorio, passando per la polizia amministrativa e sociale e le misure di prevenzione adottate dalla Divisione Anticrimine.
«Il nostro impegno è stato e sarà come sempre notevole - commenta il numero uno della Polizia pontina - daremo il meglio di noi stessi perché il nostro datore di lavoro è il cittadino, alla collettività dobbiamo dare delle risposte sempre più certe e ci impegneremo in tal senso. Saranno i risultati a dire se abbiamo fatto bene o male il nostro lavoro. In tempi difficili come questi, studiato l'assetto con la Prefettura e sulle indicazioni del Dipartimento, siamo riusciti a dislocare i servizi di prevenzione su tutto il territorio provinciale in maniera abbastanza efficiente e speriamo che lo siano anche in maniera efficace».
Dietro agli stessi servizi di prevenzione c'è un lavoro di analisi e pianificazione. «Abbiamo fatto studi capillari del territorio attraverso la geolocalizzazione dei reati - spiega il vice questore Manuela Iaione, capo di Gabinetto, illustrando i risultati di quest'anno agli sgoccioli - Un lavoro che ci ha permesso di attuare un protocollo d'intervento inviando le pattuglie nelle zone a maggiore rischio, anche col supporto del reparto prevenzione crimine e con l'impiego in estate delle pattuglie in moto "Nibbio" e le moto d'acqua sul litorale. Per ultimo, ma non meno importante, il presidio col camper presso le autolinee di Latina».
Ma tutto questo si avvicina molto all'attività di polizia giudiziaria. Prima c'è la prevenzione vera e propria, come l'educazione alla legalità che, nel 2017, ha trovato nuovo impulso con numerosi progetti destinati alle scuole, ma non solo agli studenti: le famiglie vengono coinvolte sempre di più per individuare problemi e devianze, intervenendo prima che sia troppo tardi. Sono stati quest'anno 177 gli incontri effettuati nelle scuole con una serie di progetti, a partire da #Liberalalegalità che affronta problemi esistenziali e disagio giovanile, poi #Iosichevalgo rivolto alle donne per contrastare i reati di genere e il cosiddetto femminicidio. Il progetto LatinaLegale realizzato con associazioni antimafia e destinato agli studenti più grandi per affrontare il tema della criminalità organizzata e il ruolo delle mafie nella società. Con Sbullon@ti viene affrontato invece il tema del bullismo. Infine gli incontri con gli anziani per aiutarli a prevenire le truffe di vario genere.
Delicato il lavoro della Divisione Anticrimine che si occupa di applicare le misure di prevenzione e monitorare i soggetti sottoposti a restrizioni. Ma al tempo stesso i poliziotti sono chiamati a valutare i pericoli analizzando denunce e singoli episodi di violenza. Il bilancio, in questo campo, parla di 78 persone state sottoposte a misura di prevenzione dell'avviso orale, mentre per 69 persone sono stati emessi provvedimenti di rimpatrio con fogli di via. Per il contrasto ai reati persecutori e al femminicidio sono stati 18 gli ammonimenti, 4 proposte di sorveglianza speciale e 16 sono state applicate, delle quali 11 con obbligo di soggiorno. In collaborazione con la Digos invece sono stati emessi 28 divieti di accesso alle manifestazioni sportive.
Vasto e capillare infine il lavoro della Divisione di polizia amministrativa, sociale e dell'immigrazione che compie un attento monitoraggio delle attività commerciali e dell'utilizzo delle armi, ma al tempo stesso analizza il flusso di migranti, un lavoro questo sempre più importante per la sicurezza nazionale. In questi settori il bilancio è ricco di numeri. Risultano 450 gli esercizi commerciali controllati, dei quali 10 chiusi per violazioni, 20 persone denunciate e 45 sanzioni amministrative per un valore di 21mila euro. Sono state poi acquisite e trattate 1438 denunce di detenzione armi e rilasciate 1730 licenze. Rilasciati 2444 porti di fucile da caccia e tiro a volo, 583 carte europee venatorie, mentre sono state 145 le proposte avanzate di divieto detenzione armi, 55 le revoche di licenze per fucili e 65 quelle revocate per mancanza dei requisiti con il contestuale sequestro di 35 armi. In tema di documenti per l'espatrio sono stati emessi 11.500 passaporti e lasciapassare per minori. Nel settore dell'immigrazione sono stati rilasciati 19.800 permessi di soggiorno per stranieri, dei quali 8.500 per lavoro, 6.300 per motivi familiari e 3.250 per richiesta di asilo politico.