L'ex assessore all'Urbanistica del Comune di Latina Gianfranco Buttarelli confida in una rivisitazione dell'ordinanza di custodia cautelare che lo ha portato agli arresti domiciliari per l'operazione Touchdown. Ieri mattina a Roma si è svolto l'ultimo atto dei ricorsi al Tribunale del Riesame che sono stati presentati dal collegio difensivo degli indagati e davanti ai giudici sono state discusse sei posizioni. Il legale dell'ex assessore di Latina, l'avvocato Francesco Tarsitano in aula ha puntato sull'annullamento del provvedimento restrittivo notificato lo scorso 11 dicembre e firmato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giuseppe Cario; in via sub ordinata ha chiesto una misura meno afflittiva.
La difesa di Buttarelli ha prodotto anche diversi documenti che già fanno parte del fascicolo per contestare gli indizi di colpevolezza racchiusi nell'ordinanza e ha aggiunto che il proprio assistito è andato in pensione lo scorso primo dicembre e che inoltre si è dimesso dall'incarico che ricopriva in piazza del Popolo e quindi è impossibile reiterare il reato.
I giudici si sono presi un margine di tempo per decidere e non è escluso che sciolgano la riserva oggi oppure sarà necessario attendere ancora qualche giorno. Buttarelli deve rispondere di una sola contestazione: è il capo L, quello che riguarda la raccolta differenziata in centro a Cisterna, insieme a lui rispondono dello stesso capo di imputazione anche l'ex vicesindaco Muzzupappa, l'ex consigliere comunale Giarola e infine l'ingegner Ambrosetti per quest'ultimo proprio il Riesame ha annullato l'ordinanza restrittiva, si tratta di una posizione processuale simile a quella di Buttarelli che a questo punto lascia ipotizzare ad una rivisitazione dell'ordinanza per l'ex Assessore che nel corso dell'interrogatorio di garanzia aveva chiarito i fatti a partire dalla gara d'appalto quella tra Id&a e Scau. Subito dopo l'audizione davanti al gip la difesa aveva presentato una richiesta per la libertà, nonostante il parere favorevole del pubblico ministero Valerio De Luca, il gip aveva rispedito al mittente la richiesta.
Ieri mattina sono stati discussi i casi anche degli altri indagati, a partire da quello di Pierluigi Ianiri che si trova agli arresti domiciliari, difeso dall'avvocato Luigi Pescuma e poi di Danilo Martelli, ex assessore del Comune di Cisterna, assistito dall'avvocato Maria Teresa Ciotti che ha chiesto la revoca della misura restrittiva producendo anche degli articoli di stampa che riguardano la sospensione degli assessori, comprese le dimissioni del sindaco. La difesa inoltre ha puntato anche sulla mancanza di attualità per il pericolo di recidiva come sostiene una sentenza della Cassazione di pochi mesi fa. Hanno discusso i ricorsi anche Andrea Caiazzo e Rinaldo Donnini, entrambi detenuti in carcere e difesi dagli avvocati Oreste Palmieri, Aurelio Cannatelli e Santodonato e infine anche Francesco Colucci che si trova agli arresti domiciliari, rappresentato dall'avvocato Alessia Vita. Adesso non resta che attendere l'esito della decisione dopo che nei giorni scorsi i giudici, anche se si trattava di un altro collegio, avevano confermato in blocco la prospettazione accusatoria con pochissimi ritocchi.