Lo scarico delle acque della piscina di una villa di Quarto Caldo, sul promontorio di San Felice Circeo, non era autorizzato. Per questo motivo nei confronti dell'usufruttuaria dell'immobile – in solido con i comproprietari – è arrivata una stangata: dovrà pagare una multa da dodicimila euro. Ieri l'ordinanza del responsabile del settore Edilizia e Tutela ambientale.
Il provvedimento amministrativo del funzionario del Comune di San Felice Circeo fa seguito ai controlli svolti nel mese di aprire dai carabinieri forestali di Sabaudia, comunicati all'Ente a maggio dello scorso anno. I militari dell'Arma hanno appurato come lo scarico delle acque della piscina di pertinenza dell'immobile non fosse autorizzato. Una violazione di quanto previsto dal Testo unico dell'Ambiente risalente al 2006, che prevede ingenti sanzioni amministrative.
I diretti interessati, pur essendo venuti a conoscenza della contestazione – il verbale elevato dai forestali è stato loro notificato -, non hanno prodotto memorie o scritti difensivi. Così, come previsto dalla normativa vigente, è scattata l'ordinanza da parte del responsabile del settore Edilizia e Tutela ambientale. I privati, ferma restando la possibilità di un eventuale ricorso davanti ai giudici amministrativi nei tempi previsti da legge, ossia 30 giorni dalla data di notifica per il caso di specie, sono chiamati in solido fra loro a pagare la sanzione di dodicimila euro. In caso contrario, l'Ente procederà con gli atti esecutivi.