Ogni giorno che passa la situazione peggiora: la pavimentazione antica del centro storico alto, composta prevalentemente da sampietrini, è a pezzi. I vuoti che si creano al di sotto della superficie creano delle vere e proprie voragini che si trasformano in insidie per pedoni, ciclisti e anche per gli automobilisti. Sono proprio le automobili, a dire il vero, a contribuire maggiormente alla fuoriuscita dei mattoni dalla terra. Ma anche quando i sampietrini restano al loro posto, sono ormai numerosi e vistosi i cedimenti, divenuti avvallamenti e dislivelli di diversi centimetri. Purtroppo, sembra un circolo vizioso. Perché il continuo transito di automobili e, a volte, di mezzi anche più pesanti, appesantisce la fragile tenuta del corso. Durante l'inverno, poi, Corso Anita Garibaldi si trasforma in un vero e proprio parcheggio per automobili, specialmente nelle ore serali. Tutte circostanze che non aiutano la tenuta della strada.

Ecco perché la situazione attende di ricevere la giusta considerazione dall'amministrazione, anche volendo restare esclusivamente alla sempre decantata valorizzazione della città alta in chiave turistica. Nonostante le belle parole, sembra confermarsi anche per questo inverno l'idea che il centro storico sia la cenerentola della città. Con tutti i suoi nervi scoperti. Cantieri aperti, buche vertiginose, sporcizia nei vicoli. In condizioni a dir poco pietose versa anche il parcheggio di via dei Sanniti. Ridotto a un colabrodo. Visti gli introiti registrati con l'urbanistica e l'edilizia privata, sarebbe bene per gli amministratori prevedere una grande opera di manutenzione per la città alta, a partire dal centro visitato fino a fare una ricognizione completa delle mura ciclopiche, la chiesa del Purgatorio, i parcheggi. Chi si occuperà del monitoraggio si accorgerà senza troppe difficoltà, che la situazione è critica. Il centro storico sta letteralmente sprofondando su se stesso.