È stata necessaria una battuta di ricerca in città con l'impiego di carabinieri in borghese per rintracciare Roberto Toselli, 26 anni, destinatario di un ordine di carcerazione per una pena di tre anni e sei mesi che gli resta da scontare dopo che l'ultima condanna è passata ingiudicata. Il giovane del capoluogo infatti si era reso irreperibile e i carabinieri della Compagnia di Latina hanno voluto accelerare le operazioni del suo rintraccio visto che, meno di un mese fa, lo stesso Toselli aveva evitato un controllo della polizia e si era reso protagonista di una rocambolesca fuga in auto tra le strade del centro.
L'operazione dei militari diretti dal maggiore Carlo Maria Segreto risale alla tarda mattinata di venerdì, quando si sono attivati gli investigatori dell'aliquota operativa del Norm per rintracciare Roberto Toselli, già sottoposto alla sorveglianza speciale con tutte le restrizioni del caso. Una volta rintracciato, i carabinieri hanno dato esecuzione all'ordine di carcerazione emesso dall'ufficio esecuzioni penali della Procura Generale presso la Corte di Appello di Roma: Roberto Toselli è finito dietro le sbarre della casa circondariale di via Aspromonte a disposizione dell'autorità giudiziaria per scontare una pena residua di tre anni e sei mesi per i reati di estorsione e rapina.
Il giovane era balzato agli onori della cronaca lo scorso appena venti giorni fa, quando si era reso protagonista di un episodio singolare. Notato con atteggiamento sospetto da una pattuglia della Squadra Volante in via Regione Veneto, aveva finto di fermarsi all'alt, poi era scappato via al volante della propria Nissan Micra, tra l'altro speronando la macchina della polizia. Ne era scaturito un rocambolesco inseguimento nel traffico tra via del Lido e viale Nervi, passando per alcune traverse nella zona di via Milano, che aveva visto l'utilitaria dileguarsi mentre la "pantera" della Questura era stata costretta a fermarsi per un guasto. Anche grazie alle telecamere di sorveglianza di alcuni negozi collocati lungo la via di fuga, i poliziotti erano riusciti a risalire con certezza alla targa dell'auto, rintracciata poco dopo sotto casa di Toselli. Di lui, anche quella volta, non c'era nessuna traccia: era stato rintracciato in un secondo momento e riconosciuto in maniera inequivocabile dagli agenti che lo avevano visto scappare. Quel comportamento aveva destato curiosità e sospetti tra gli investigatori e la sua cattura di venerdì, per la pena da scontare, può essere una risposta alternativa a quelle azzardate venti giorni fa, quando le forze dell'ordine avevano maturato la convinzione che avesse qualcosa da nascondere, oppure che fosse fuggito per evitare i guai conseguenti alla guida senza patente, ritirata con l'applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale.