Il sindaco di Nettuno Angelo Casto ha emesso un'ordinanza di chiusura di due fontanelle di acqua a Nettuno e disposto «l'immediata attivazione per il ripristino del parametro degli enterococchi presso gli impianti di piazza Colonna e via Matteotti». La decisione è stata presa a seguito di rilevazioni svolte dall'Arpa Lazio e notificate all'Azienda USL Roma H, l'Azienda sanitaria ha poi comunicato al Comune nella giornata di oggi che sono stati riscontrati valori nelle analisi con esiti che «non risultano conformi per acque destinate al consumo umano».
Il Sindaco ha dunque disposto l'immediata chiusura delle due fontanelle pubbliche ed ha ordinato al gestore del servizio idrico Acqualatina «di attivarsi per disporre tutti i necessari provvedimenti gestionali finalizzati al rientro normativo del parametro microbiologico enterococchi presso le fontanine pubbliche».
Già questa estate si era resa necessaria la chiusura di una fontanella nel territorio nettunese. Si trattava di quella in via Don Minzoni all'angolo con via Santa Maria chiusa il 20 maggio. La causa, in quel caso, furono i valori di ferro troppo elevati riscontrati nei prelievi dell'arpa Lazio del 15 marzo, 7 aprile e del 28 aprile che evidenziarono parametri non idonei per al consumo umano dell'acqua. A marzo, invece, ad essere chiusa fu la fontanella all'inizio di via Santa Maria, nei pressi di via Matteotti. In questo caso, invece, il motivo fu proprio l'elevata presenza di enterococchi, lo stesso che ha portato oggi alla chiusura della storica fontana di piazza Colonna. Gli enterococchi sono un genere di batteri largamente presente in natura, e possono causare, tra le altre cose, infezioni del tratto urinario, meningite e diverticoli. A febbraio, invece, altri nasoni furono chiusi, stavolta a causa della presenza elevata di arsenico.