Era prevedibile, ma fa effetto ugualmente. L'avvio di Abc sconta l'effetto del passaggio di consegne, il riassetto che manca all'appello, i mezzi obsoleti (alcuni già mandati in riparazione), il personale in meno e le "solite" abitudini scorrette dei cittadini: il risultato è un mix poco decoroso e democratico perché interessa senza soluzione di continuità tutte le zone, da Campo Boario alle strade a ridosso del centro, dai quartieri Q4 e Q5 alla lottizzazione Cucchiarelli. Qualcuno parla già di emergenza e l'effetto che balza all'occhio in alcune zone è proprio quello. Ieri sacchi di ogni colore, scatole, addirittura ingombranti e normali sacchi gialli e blu invadevano soprattutto l'imbocco di via Epitaffio, viale Pie Luigi Nervi, via San Carlo da Sezze, via Pontinia e alcuni tratti di via Isonzo e piazza Moro, solo per citarne alcuni. Il presidente del Cda di Abc aveva spiegato così le difficoltà inevitabili che si sarebbe trovata a gestire Abc e promettendo dal 5 gennaio una certa «normalità» nel servizi: «L'accavallarsi dei giorni festivi ha comportato da un lato un notevole incremento della produzione di rifiuti, dall'altro l'impossibilità di conferimento in quanto gli impianti erano chiusi. Con l'iscrizione di ABC all'Albo dei Trasportatori, è stata superata quest'ultima difficoltà di avviamento». Il problema principale però resta il riassetto, la mansione di pulizia attorno ai cassonetti. Gli autocompattatori passano regolarmente, ma non possono fare altro che scaricare i cassonetti: capita quindi che vi siano cumuli di sacchetti a terra accanto a cassonetti vuoti.