Rabbia e sgomento. Sono questi i sentimenti che accomunano la maggioranza dei maentini dopo aver preso quanto accaduto ai proprietari di un pub. L.B., il proprietario, infatti, quando venerdì sera ha gettato un occhio verso la piazzetta adiacente al suo locale, si è accorto di alcune scritte in gesso incise sui pali portanti della tettoia. Scritte antisemite e "condite" da una svastica e una croce celtica rivolte all'uomo che con la moglie da ormai più di trent'anni gestisce una birreria diventata punto di riferimento e tradizione per intere generazioni, non solo di maentini. Ma oltre a gestire un locale, l'uomo è personaggio pubblico, artista poliedrico cui piace cantare ed esibirsi, con varie apparizioni in tv. Non solo, perché nel 1996 ha pubblicato un libro: "Dachau, baracca 25: diario di un sopravvissuto ai campi di sterminio di Dachau e Allach" che narra le vicende di suo padre, Angelo, deportato, nonostante non fosse ebreo, nei campi di concentramento e riuscito a sopravvivere e a raccontare la propria storia al figlio che l'ha scritta. In tale contesto, quelle scritte acquisiscono un peso e una gravità ancora maggiore. Un gesto ingiustificabile con parole che l'uomo ha avuto il coraggio di denunciare sui Social, postando le immagini dello sfregio prima di rivolgersi alle autorità. Gli attestati di stima e solidarietà sono stati innumerevoli, ma il post più significativo è quello dello stesso uomo vittima delle scritte: «Come ogni sera apro il pub e sistemo un po' la mia piazzetta. Stasera, però, sono stato distratto da una scritta antisemita rivolta nei miei confronti, che mi ha lasciato sgomento. L'antisemitismo moderno è considerato il ‘male' oscuro che per lungo tempo è rimasto vivo nell'organismo dell'Europa e che considerato ancora oggi la punta di quell'iceberg sotto il quale si trovano pregiudizi e false credenze. In concomitanza della Giornata della Memoria, io, figlio di un ex internato ai campi di sterminio nazisti, porto la voce ai ragazzi di tutte le scuole attraverso la testimonianza di mio padre fortunatamente sopravvissuto al massacro. Vedere oggi queste scritte che inducono alla violenza mi fa capire di quanto ancora ci sia molto da fare. Stop all'ignoranza e per favore non chiamiamole bravate da ragazzi, perché non si fa altro che giustificare l'atteggiamento improprio».