Sono stati consegnati nei giorni scorsi i risultati dell'autopsia sul corpo di Domenico Bardi, il 41enne di Napoli ucciso in via Palermo al termine di un furto nell'appartamento dell'avvocato Palumbo. In tutto sono tre i colpi che hanno centrato l'uomo mentre stava scendendo dalla scala a pioli dopo il raid nell'abitazione del professionista pontino. Due colpi sono all'altezza dell'emitorace sinistro, un terzo colpo invece ha centrato Domenico Bardi al gomito destro. L'elaborato depositato negli uffici di via Ezio è il primo step dell'inchiesta che è in fase di indagini preliminari, il passaggio successivo per gli inquirenti sarà quello della consulenza balistica che chiarirà nel dettaglio la dinamica dei fatti sia sulla scorta di quello che ha dichiarato l'avvocato Francesco Palumbo che delle dichiarazioni rilasciate dalle altre persone che erano presenti sulla scena del crimine e cioè dei quattro indagati, tutti originari di Napoli, che erano stati arrestati dalla Squadra Mobile con l'accusa di rapina impropria. Il reato contestato dal gip del Tribunale di Latina Laura Matilde Campoli e dal pubblico ministero Simona Gentile in un secondo momento è stato derubricato dal Tribunale del Riesame in furto aggravato. Ed è la stessa qualificazione giuridica che era stata prospettata nel ricorso dal collegio difensivo di Salvatore Quindici, Mariarosaria Autore, Giuseppe Rizzo e Antonio Bellobuono, tutti di Napoli del rione Traiano, lo stesso della vittima che sono detenuti in carcere perché considerati gli autori del furto avvenuto lo scorso 15 ottobre.
I risvolti
Omicidio di via Palermo, Bardi ucciso da 2 colpi alla schiena
Latina - I proiettili esplosi da una distanza inferiore ai dieci metri. Il prossimo step la balistica