«Dietro alla storia che stiamo affrontando e di cui siamo vittime, c'è un giro di badanti che è continuo», racconta una donna di 40 anni, una professionista del capoluogo pontino a cui è morta recentemente la nonna al termine di una lunga malattia, dopo che per mesi è stata assistita da una badante di origine romena. Seria, efficiente precisa e soprattutto presente. In realtà però c'era un motivo secondo la testimonianza della donna. «Dopo la malattia e il ricovero di mia nonna abbiamo trovato con i miei genitori un annuncio di una badante, avevamo la necessità di una presenza in casa, aveva buone referenze e sembrava qualificata». Fin qui nulla di strano, la donna ha il compito di assistere l'anziana, viene pattuita la cifra, tutto ok, qua la mano, quando i suoi datori di lavoro le chiedono di essere messa in regola con un contratto, arriva la sorpresa con un secco «No». «Strano», pensano, ma in questo momento vista l'urgenza e le condizioni di salute dell'anziana non hanno alternative. Il servizio a domicilio va avanti, i pagamenti sono puntuali e in anticipo, fino a quando l'anziana assistita muore ed è proprio subito dopo il decesso che la badante straniera cambia radicalmente atteggiamento e inizia a chiedere, o meglio a pretendere ed è come se presentasse un conto salatissimo. Prima vuole la liquidazione, poi gli adeguamenti di orari e altri extra di cui non aveva mai parlato con i suoi datori di lavoro ed è qui che inizia un altra storia, fatta di una serie di minacce, vertenze annunciate e ritorsioni. La donna di 40 anni e i familiari che stanno ancora elaborando il lutto devono fare i conti con una persona che sembrava fidata e che non smette di chiedere. «La realtà è che c'è un sistema - racconta ancora la nipote - e il comportamento sembra seriale. Mi è capitato di confrontarmi con altre persone e ho scoperto che hanno vissuto la stessa esperienza, a partire dal giro e dal ruolo che riveste la donna, quella di procuratrice. Gli annunci sono sempre i suoi e quando riceve una chiamata al telefono dice che è impossibilitata e fornisce il nome di una connazionale, dicendo che è una sua parente a cui trova un lavoro e in questo modo prende una percentuale». Non è il primo e non è l'ultimo caso. Le badanti sono state definite gli angeli del focolare domestico, si prendono cura degli anziani che non sono più autosufficienti, il loro aiuto è prezioso ma come in questo caso quando il rapporto di lavoro finisce spesso inizia un incubo per chi all'improvviso deve affrontare una serie di pretese che non hanno fondamento. «Questa signora a noi non ha mai chiesto niente - racconta ancora la donna - è sempre stata presente, mai una richiesta di ferie, zero, poi all'improvviso quando mia nonna è morta ha iniziato con insistenza e anche in maniera pesante a chiamarci in continuazione, senza tregua».