Il giudice dell'esecuzione Eleonora Panzironi ha battuto ciglio quando ha aperto il fascicolo del commercialista A.F. contro Silvio Berlusconi, Pdl-Silvio Berlusconi. E ha concesso il decreto ingiuntivo sul recupero di un credito di 108mila euro per consulenze fiscali che il professionista sostiene di aver effettuato per il gruppo del Pdl alla Regione Lazio negli anni 2011 e 2012. Ma avverso il titolo esecutivo concesso dal giudice è stata presentata opposizione da parte di Forza Italia e per essa da parte del leader Silvio Berlusconi rappresentati nel procedimento in essere dall'avvocato Laura Giraddo. Il partito controdeduce due aspetti di questa storia. Il primo è di ordine formale: l'avvocato Enrico Mastantuono, che rappresenta il commercialista, ha notificato il decreto ingiuntivo a Forza Italia che è una derivazione del Pdl, compagine politica sciolta e dunque FI non ha alcun obbligo finanziario per impegni assunti dal gruppo consiliare del Pdl della Regione operativo negli anni 2011 e 2012. La seconda eccezione riguarda un'altra anomalia di questa vicenda, ossia la mancanza di un vero contratto di consulenza tra il fiscalista e il gruppo Pdl. Insomma non si sa chi, né a che titolo, avrebbe incaricato il professionista di Scauri, il quale, nella memoria del suo legale, specifica però che si tratta di un incarico fiduciario dato a voce. Una versione dei fatti che, peraltro, ha convinto il giudice, tanto che è stato accordato il decreto ingiuntivo sull'intera somma richiesta e supportata da fatture equivalenti allegate al fascicolo. La prossima udienza per la discussione di merito sul credito è fissata per maggio 2018, sempre presso il Tribunale di Cassino. Ma ci sono alcuni tasselli in questa storia che non convincono. Perché il professionista si rivolge al giudice soltanto nel 2017 (la prima udienza si è tenuta ad ottobre) per somme relative ad un lavoro svolto nel lontano 2011? Prima, nel 2016, c'erano stati due solleciti con dichiarazione di messa in mora inviati sempre al Pdl, ma non sono seguite risposte probabilmente proprio perché il Pdl già non esisteva più e i gruppi consiliari del Lazio hanno altri nomi, uno è proprio Forza Italia. Nei cinque anni intercorsi il professionista avrebbe dunque pagato le tasse, da Iva su fattura, per somme che non aveva ancora ricevuto. Inoltre l'assenza di un contratto di consulenza riaccende i riflettori su una modalità di tutti i gruppi consiliari del Lazio, non solo Pdl-Forza Italia, di affidare incarichi fiduciari e verbali utilizzando i soldi pubblici previsti come contributi per il funzionamento, appunto, dei gruppi medesimi. Una prassi svelata, almeno in parte, dall'indagine penale e contabile su ciò che avvenne alla Regione Lazio proprio in quegli anni e che portò alle dimissioni dell'allora governatore Renata Polverini. Sulla richiesta del commercialista di Minturno non ci sono finora rilevi di ordine penale bensì solo la necessità di accertare chi ha affidato l'incarico
La storia
Una parcella che divide un fiscalista da Popolo della Libertà
Latina - Un professionista di Scauri ottiene il decreto ingiuntivo dal giudice dell'esecuzione su 108mila euro