La richiesta di patteggiamento è stata accordata. A Perugia, l'ex giudice delegato della sezione fallimentare del Tribunale di Latina Antonio Lollo, ha patteggiato la pena di tre anni e sei mesi di reclusione. Finisce, a distanza di quasi tre anni dagli arresti e a poco meno di un anno dalla notifica della chiusura indagine, una parte dell'inchiesta condotta dalla Squadra Mobile di Latina sui fallimenti pilotati nell'ufficio giudiziario di piazza Bruno Buozzi e che nel marzo del 2015 aveva coinvolto il magistrato per la vicenda delle tangenti e dei regali in cambio di incarichi.
L'udienza si è svolta nelle scorse settimane in Tribunale a Perugia (competente in materia per i reati che vedono come imputati o parti offese i magistrati) e per Lollo, difeso dall'avvocato Leo Mercurio, il gup ha ritenuto congrua la richiesta di patteggiamento presentata dalla difesa sulla scorta di quello che è emerso subito dopo che era scoppiato lo scandalo. Nel corso delle indagini preliminari Antonio Lollo era stato ascoltato in diverse occasioni e aveva ricostruito il sistema, l'ex magistrato aveva ammesso le contestazioni relative agli episodi di corruzione in atti giudiziari in concorso con gli altri indagati e che erano stati cristallizzati a Perugia nel corso di un esame e un contro esame durato due giorni. La condotta di Lollo e le sue dichiarazioni per far capire il funzionamento del sistema, hanno avuto certamente un peso nella valutazione della posizione processuale insieme ad altre attenuanti che hanno portato il giudice ad accogliere la richiesta di arrivare a tre anni e sei mesi di reclusione.