Quando era uscito dal carcere, dopo quattro anni di detenzione, aveva trovato la casa popolare occupata abusivamente ed era finito a passare le notti in strada, anzi alla stazione Termini di Roma dove si era ridotto a vivere da clochard. Aveva provato a rientrare in possesso dell'alloggio a lui assegnato, ma gli attuali inquilini non ne volevano sapere di lasciare l'immobile: a buttarli fuori sono stati ieri gli investigatori della Squadra Mobile, dando esecuzione a un decreto di sequestro preventivo finalizzato proprio alla nuova assegnazione all'Ater. Erano stati proprio i detective della Questura ad avere a che fare, a più riprese, con i responsabili dell'occupazione abusiva, vale a dire Marco Ranieri e famiglia. L'occupazione era emersa nel 2014 tra le pieghe di un'inchiesta per omicidio che vedeva coinvolti i figli di Ranieri, all'epoca detenuto. Ma in assenza del legittimo assegnatario dell'appartamento, situato all'ultimo piano di una delle palazzine popolari di via Helsinki, le pratiche per lo sgombero non erano mai decollate. Gli investigatori della Mobile si erano trovati a fare i conti nuovamente con quell'occupazione abusiva di recente, quando Marco Ranieri, 53 anni, era uscito dal carcere e aveva messo in piedi una banda di rapinatori, attività illecita che gli è costata nuovamente l'arresto e la detenzione. In quel periodo i poliziotti avevano constatato che l'abitazione fosse ancora in uso alla moglie e alla figlia di Ranieri perché i figli maschi, nel frattempo, erano finiti dietro le sbarre con l'accusa di omicidio.
Il fatto
Uscito dal carcere ha trovato la casa Ater occupata, interviene la polizia
Latina - La Squadra Mobile sequestra l’appartamento preso abusivamente dalla famiglia del rapinatore Marco Ranieri