Ha spiegato che quello che ha fatto era solo per l'interesse della figlia. Ha risposto alle domande del gip l'uomo di 60 anni arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina con l'accusa di calunnia pluriaggravata e che è finito in carcere. Ieri mattina davanti al giudice per le indagini preliminari Giuseppe Cario che ha emesso il provvedimento restrittivo si è svolto l'interrogatorio di garanzia e l'indagato se da un lato ha ammesso di aver esagerato ha sottolineato che quello che ha fatto era per il bene della figlia e che le faceva ripetere quelle cose relative a dei presunti abusi subiti dalla ex moglie e dal compagno di lei in modo che quando sarebbe stata sentita dagli investigatori era pronta. Il 60enne è finito in carcere dopo che ha presentato 19 denunce sia ai carabinieri che in Questura che in Procura dove denunciava degli abusi sessuali della sua ex. Secondo le indagini invece erano delle vere e proprie invenzioni per sottrarre la piccina alla madre. Al termine dell'audizione il suo difensore ha presentato al gip una richiesta di una misura cautelare meno afflittiva come gli arresti domiciliari anche perché la figlia si trova in una struttura protetta. Il magistrato attende il parere del pm Simona Gentile che ha chiesto l'emissione del provvedimento cautelare e poi scioglierà la riserva.
L'interrogatorio
In carcere per calunnia, il papà al gip: l'ho fatto per il bene di mia figlia
Latina - L'indagato arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri istigava la figlia a raccontare che subiva abusi dalla madre