Sono a caccia di tracce del bandito solitario i carabinieri del Comando stazione di Latina centro che da mercoledì sera indagano sulla rapina subita da un'avvocatessa del capoluogo, derubata sotto la minaccia di una pistola all'uscita dallo studio legale. Gli accertamenti dei militari della Compagnia di Latina che rispondono agli ordini del maggiore Carlo Maria Segreto proseguono infatti su più fronti: mentre si lavora sull'identikit del fuggitivo per stringere il cerchio dei possibili sospettati in base alla fisionomia, gli investigatori dell'Arma cercano tracce per inchiodare il rapinatore seriale, un uomo abbastanza alto e molto robusto. Le forze dell'ordine vagliano con particolare convinzione la pista che il bandito entrato in azione due sere fa sia lo stesso oppure abbia che fare con le precedenti quattro rapine messe a segno, sempre nel centro città, dalla fine di novembre in poi. Sono soprattutto le descrizioni degli autori dei diversi colpi a rappresentare un collegamento tra i cinque casi, ma anche il modus operandi. Tra i comuni denominatori c'è prima di tutto la scelta delle vittime, tutte persone facoltose, professionisti o imprenditori notati certamente dal rapinatore solitario per i costosi orologi di marca indossati al polso e rapinati nei pressi del luogo di lavoro oppure sotto casa. In più di una circostanza il bandito ha cercato il contatto ravvicinato, probabilmente per evitare azioni plateali e non attirare l'attenzione di testimoni, evitando sempre di farsi vedere scappare un veicolo facilmente identificabile, nascondendo il volto alle vittime.