Una trattativa andata avanti per quasi 9 ore. I primi a intervenire sul posto, a collina dei Pini sono stati i Carabinieri del Comando Stazione di Cisterna. Erano le 5 e 35. Alcuni dei militari conoscevano bene il collega Capasso. Sono stati loro per primi, dopo aver affidato la moglie ferita gravemente al 118, ad essere saliti al secondo piano e ad aver parlato con Luigi da dietro la porta di ingresso. Il 44enne ha chiesto più volte se la moglie fosse morta non credendo alle parole dei militari che gli confermavano che la donna, seppur grave, era viva in ospedale. Dopo qualche ora a Cisterna sono arrivati i negoziatori delle forze speciali che hanno tentato a loro volta di convincere l'uomo a consegnare l'arma di ordinanza e a consegnarsi. Nel frattempo per ore, con apparecchi appositi i carabinieri tentavano di capire se le bambine erano ancora in vita. Ma non sono mai riusciti a sentire altri rumori oltre alla voce dell'assassino. Il comandante provinciale dell'Arma, il colonnello Vitaliano lo ha ammesso a metà mattinata: "Temiamo il peggio" ha detto ai giornalisti. Alle 14 le forze speciali hanno cominciato a prepararsi ad un eventuale blitz. Luigi che per ore aveva parlato dal balcone di casa è rientrato. Qualcuno ha udito un colpo sordo. Qualche minuto dopo gli uomini dei reparti speciali sono entrati trovando l'uomo a terra, senza vita, e trovando anche, le figlie: "Morte qualche ora prima" ha confermato il comandante provinciale a conferma dei primi sospetti.