Non sarà soltanto Maenza, sui monti Lepini, a restare senza un istituto bancario. Infatti, nella giornata di ieri è arrivata la certezza che la filiale Unicredit di Bassiano chiuderà i battenti dal prossimo 26 marzo, con tutte le attività e i conti correnti che saranno spostati a Sezze.
Una novità inaspettata, con la quale i cittadini dovranno fare i conti e per cui il sindaco del paese, Domenico Guidi, è pronto a lottare al fine di ottenere un ripensamento della decisione, che porterebbe alla chiusura dell'unico sportello bancario presente a Bassiano, privando gli abitanti di un servizio fondamentale. «Incomprensibile la scelta di chiudere la filiale di Bassiano, privando il Comune dell'importante presenza di Unicredit. Erroneamente, spesso - ha dichiarato il primo cittadino -, si pensa che chiudere le agenzie innovando esclusivamente i processi sia sufficiente per recuperare redditività. Così non è stato e spesso si è persa la fidelizzazione della clientela». Guidi va oltre: «Privare Bassiano del suo unico sportello bancario, infatti - ha scritto in una nota inviata alla direzione generale della banca -, non rappresenta soltanto un danno per i miei concittadini, costretti al disagio dello spostamento nei Comuni limitrofi, ma è, mi permetto di asserire, una scelta antieconomica per l'azienda. Sebbene, infatti, anche l'economia di Bassiano abbia risentito negli ultimi anni della diffusa crisi economica, registriamo già incoraggianti segnali di ripresa. E la presenza di Unicredit potrebbe di certo stimolare e incentivare questo momento positivo». Chiaramente, Guidi fa appello alla direzione generale per un ripensamento della decisione, chiedendo anche un incontro per discutere sulla faccenda. Infine, punta l'attenzione anche sul turismo: «Il nostro Comune è notoriamente meta di numerosi turisti, richiamati anche dal rinomato prosciutto e dalle attività di enogastronomia, nonché meta di visite al santuario e alle bellezze storico-naturalistiche. E nel periodo estivo ai residenti si aggiungono, tra il centro urbano e le zone esterne, altre notevoli presenze. Perché, allora, chiudere la banca perseguendo l'obiettivo, peraltro davvero difficilmente realizzabile, di trasferirne la clientela nello sportello di un altro Comune?»
In attesa che il sindaco venga ricevuto, nella giornata di ieri è stata resa nota la posizione della banca, sia in merito alla chiusura di Maenza che su quella di Bassiano.
«UniCredit - hanno fatto sapere dall'istituto di credito - sta realizzando un importante piano di riorganizzazione della propria rete commerciale in Italia. I mutati comportamenti e le nuove abitudini della clientela in ambito bancario hanno portato, infatti, a un uso massiccio dei canali "alternativi", come la banca via internet o cellulare, gli sportelli bancomat evoluti in grado di effettuare gran parte delle operazioni di cassa, i "totem multifunzione" e le "Aree Self", con la conseguente e consistente riduzione dell'interazione con il canale "fisico" delle filiali. Per questo motivo la banca ha deciso di chiudere gli sportelli di Maenza e Bassiano, in considerazione della limitata distanza dalle nostre filiali di Roccagorga e Sezze, dove saranno rispettivamente trasferiti i rapporti bancari della clientela. La nuova filiale è stata dotata delle più moderne strumentazioni tecnologiche e siamo convinti che, con il massimo impegno dei nostri colleghi, i disagi della clientela saranno contenuti al massimo».
Non è tutto: «Nella Region Centro di UniCredit (che comprende Lazio, Abruzzo, Sardegna e Molise), nell'arco del 2017, si registrano tassi di accesso ai canali alternativi rispetto allo sportello tradizionale decisamente elevati e il 91,28% delle transazioni viene effettuata tramite canali evoluti: attraverso ATM, chioschi e internet banking, infatti, sono stati effettuati il 94,98% dei prelievi, il 76,78% dei versamenti di assegni e contanti sul conto corrente e il 82,97% dei pagamenti. Se a ciò si aggiungono i dati dello stesso periodo relativi alle operazioni di pagamento delle imposte, pari al 79,31%, e delle disposizioni di bonifico, pari al 94,17%, effettuate tramite canali evoluti si può avere un quadro completo della tendenza in atto».