Resta in carcere l'uomo arrestato nei giorni scorsi dagli agenti della Squadra Volante sorpreso con un fucile in casa. Lo ha deciso al termine dell'audizione il gip del Tribunale di Latina Mara Mattioli. L'indagato si era difeso sostenendo che aveva trovato l'arma per caso, una versione a cui il magistrato non ha creduto e così al termine dell'audizione è stata emessa una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il 55enne era stato arrestato nel corso di una operazione lampo condotta alla periferia della città. L'attività era stata condotta venerdì sera e nel corso dei servizi di controllo del territorio coordinati dal vicequestore aggiunto Celestino Frezza, dirigente della Squadra Volante, avevano fermato l'uomo. In questo caso la polizia era venuta a sapere di una situazione familiare molto delicata con una serie di discussioni avvenuti tra le mura domestiche ed episodi che erano rimasti in silenzio. I sospetti della Polizia si sono rivelati fondati quando, nel corso della perquisizione, sono saltati fuori un fucile e un gran numero di munizioni a esso compatibili. Anche e soprattutto perché l'arma a canna lunga non era detenuta legalmente dall'uomo: i poliziotti della Squadra Volante hanno impiegato poco a capire che si trattava di un oggetto di sicura provenienza illecita dato che la matricola di identificazione del calibro 12 era stata abrasa, quindi non era più leggibile.