Il Comune di Sabaudia è stato ufficialmente condannato dal Tribunale di Latina per discriminazioni nei confronti delle persone disabili. L'ente infatti non dispone di accessi al mare attrezzati per tutte le esigenze e ora deve rimediare. Vincono la loro battaglia legale Fabrizio Ghiro e l'associazione Luca Casconi, firmatari del ricorso accolto ieri dal giudice, che ha accertato la natura discriminatoria dell'ente comunale, il quale non ha provveduto ad abbattere le barriere architettoniche che impediscono ai diversamente abili di accedere alle spiagge. Per questo motivo è stato anche imposto al Comune di realizzare, entro e non oltre quattro mesi, tutte le opere necessarie per porre rimedio al problema. Questi interventi saranno relativi all'installazione di nuove passerelle di accesso alla spiaggia e all'adeguamento di quelle già esistenti ma non a norma. Inoltre il Comune dovrà dotarsi di nuovi percorsi, impianti e servizi igienici dedicati proprio alle persone con disabilità. Il tutto sia per le spiagge libere che per quelle private: il Comune ora sarà tenuto ad ordinare a chioschi e stabilimenti di demolire o adeguare le passerelle per poi dotarsi di impianti tecnici appositi. Insomma, il Tribunale ha ufficialmente acceso i riflettori sul caso delle spiagge nel Comune di Sabaudia, e l'ente dovrà mettere in atto tutte le prescrizioni entro luglio. Ma non solo: l'ente è stato condannato a pagare 18mila euro di risarcimento a Francesco Ghiro e 5mila euro all'associazione "Luca Coscioni per la libertà scientifica". Ora i ricorrenti possono cantare vittoria. La loro battaglia è iniziata diverso tempo fa, quando Fabrizio Ghiro, 45enne affetto da sclerosi multipla, e l'associazione Luca Casconi, hanno deciso di scendere in campo per rappresentare tutte le persone che a causa della mancanza di strutture idonee sul lungomare, non possono scendere in spiaggia. Da questo ricorso, sono state avviate le indagini del caso, che hanno accertato come le passerelle di accesso al mare non sono fruibili dai disabili in carrozzella, né quelle pubbliche né quelle relative agli arenili dati in gestione ai privati.