Si è materializzato la notte scorsa, e ancora non accenna a svanire, l'incubo dell'erosione per gli operatori balneari di Terracina. La cittadina pontina sembrava essere risparmiata dalle mareggiate, ma da martedì notte il mare è avanzato a vista d'occhio, divorando la spiaggia e colpendo duramente gli stabilimenti balneari già montati (o meglio mai smontati) per sfruttare le norme sulla destagionalizzazione. L'acqua è arrivata ai piedi del muro di delimitazione: molte le strutture danneggiate. Al Piccolo Lido l'acqua è entrata nell'area ristorazione, già allestita per far partire la stagione primaverile. Anche il Coral Beach, di proprietà del vicepresidente di Itb Gino Di Lello, è finito sott'acqua. Le associazioni di categoria hanno espresso immediatamente grande preoccupazione per la situazione. Se Felice Di Spigno, presidente del Sib, ha scritto una lettera alla giunta del sindaco Nicola Procaccini chiedendo l'istituzione di un tavolo e la revisione degli oneri nel caso la spiaggia venisse drasticamente ridotta, l'Itb chiede le opere di ripascimento e interventi immediati e urgenti per salvare la stagione.