E' stato prosciolto dall'accusa di stalking. Nei suoi confronti il pubblico ministero Simona Gentile aveva chiesto il rinvio a giudizio, al termine della camera di consiglio il giudice per l'udienza preliminare Laura Matilde Campoli ha deciso per il non doversi a procedere. Esce di scena da una vicenda che come ha detto anche lui lo ha logorato un uomo di 47 anni di Latina.  «Questa decisione - ha detto - rappresenta una speranza per i papà che devono avere fiducia nella giustizia». Niente processo per un uomo di 47 anni residente a Latina, un imprenditore, difeso dall'avvocato Francesca Giuffrida che era stato indagato a piede libero con l'accusa di stalking dopo che era stata presentata una querela in Questura nel marzo del 2014. Alcuni anni fa l'uomo aveva intrapreso una relazione con una donna più giovane di lui, il rapporto era durato poco più di quattro mesi e la donna era rimasta incinta.  L'uomo ha sostenuto che non gli è stato riconosciuto il figlio e ha chiesto l'accertamento del Dna per essere padre fino a quando al termine di una consulenza biologica non è arrivata la risposta. E alla fine il Tribunale di Latina e il giudice Valeria Chirico avevano accolto la sua richiesta, riconoscendogli la potestà genitoriale. La denuncia per atti persecutori era, secondo quanto ipotizzato dalla Procura, relativa alle richieste dell'uomo di vedere il figlio piccolo e che non erano state accolte dalla donna che lo ha denunciato. Il bambino che ora ha 5 anni, lo aveva visto soltanto una volta e anche per poco tempo mentre era con la nonna. Ieri il gup del Tribunale ha prosciolto l'uomo dall'accusa di stalking.