I carabinieri della Compagnia di Velletri, unitamente a personale della Compagnia carabinieri di San Marco Argentato (CS), hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare personale e reale del Gip del Tribunale di Velletri per i reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, che ha portato all'arresto di un uomo e una donna (madre e figlio) residenti a Mongrassano, un piccolo centro del cosentino. L'operazione è il frutto di un'articolata attività d'indagine svolta dai carabinieri della Stazione di Ariccia, tra il novembre 2017 e il gennaio 2018 coordinata dalla Procura di Velletri, che ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli arrestati, i quali in concorso tra loro, hanno indotto alla prostituzione, una donna 28enne, residente nell'area dei Castelli Romani.
Nel corso dell'attività è stato accertato che l'uomo, di 47 anni, già conosciuto dalle forze dell'ordine, pubblicando un inserto on line con l'intento di instaurare nuove amicizie, adescava la giovane e spacciandosi come un facoltoso imprenditore, riusciva facilmente a intraprendere un platonico rapporto sentimentale. In breve tempo, l'uomo faceva credere alla ragazza, di essere addirittura intenzionato a prenderla in sposa, prospettandole però, la necessità del meretricio quale fonte di guadagno per il finanziamento del matrimonio.
La vittima è stata costretta, anche con minacce, a riversare tutti gli introiti dell'attività di prostituzione e quantificati in ben 40mila euro, in favore dell'uomo con ricariche su una carta prepagata intestata a una anziana, risultata successivamente madre dello stesso, la quale, consapevole del raggiro, era riuscita anche lei a convincere la giovane che la sua attività non era da considerarsi un tradimento poiché esercitata per una giusta causa.
Proprio per tali motivi, il Gip del Tribunale di Velletri, ha altresì disposto il sequestro per equivalente dei beni fino al raggiungimento della somma carpita illecitamente.
I due soggetti, su disposizione dell'autorità giudiziaria, sono stati tratti in arresto. L'uomo è stato associato nella casa circondariale di Cosenza, mentre per l'anziana madre è stata disposta la misura degli arresti domiciliari.