Blitz della Digos di Roma e Latina contro la rete dei contatti italiani di Anis Amri, il terrorista di Berlino. Questa mattina all'alba la polizia, su ordine del Gip di Roma Costantino De Robbio, ha notificato il mandato di cattura a cinque stranieri: il palestinese Abdel Salem Napulsi, già detenuto nel carcere di Rebibbia, e quattro tunisini residenti a Napoli e nel Casertano. Perquisizioni sono tuttora in corso a Latina.

Abdel Salem Napulsi, 38 anni, è accusato di terrorismo perché si è auto addestrato su Internet. Oltre a 16 video di propaganda islamista presi da Youtube, ha scaricato istruzioni sull'uso di carabine ad aria compressa e lanciarazzi del tipo Prg-7, nonché su come modificare alcune armi in commercio. Non solo. Poco prima del fermo avvenuto nell'ottobre scorso a Latina durante un controllo antidroga, ha cercando di acquistare o noleggiare un mezzo, un modello tipo pick up o camioncino, adatto a montare armi da guerra.A lui gli investigatori della Digos sono arrivati passando al setaccio la rubrica di Anis Amri, il quale nell'estate del 2015 trascorse almeno una decina di giorni ad Aprilia ospite del suo amico Montassar Yakoubi, conosciuto a bordo del barcone che li portò a Lampedusa nel 2011. Il numero appartiene a Khazri Mounir, uno spacciatore radicalizzato di Latina: attraverso di lui - secondo il Gip romano - Napulsi manteneva "un collegamento diretto con ambienti riconducibili all'Isis". Ed è con lui che, al telefono, si lasciava andare.

Le indagini della Procura di Roma hanno utilizzato le intercettazioni telefoniche per tenere sotto controllo gli indagati. Proprio da queste emergono dettagli che secondo gli inquirenti sono inequivocabili circa la radicalizzazione dei tunisini. In una in particolare Napulsi al telefono con Mounir, afferma parlando degli occidentali: "Bisognerebbe mettere la loro testa sul tagliere e via, e colpire (mozzare la testa) e avanti un altro". I due ridono. Mounir sembra poi pronunciare alcuni versetti tratti dal Corano ("Quando incontrate i miscredenti colpiteli al collo finché non li abbiate soggiogati") e Napulsi aggiunge: "Tagliargli la testa e i genitali!".