Hanno scelto la strada del silenzio e si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i cinque arrestati nel corso dell'operazione Mosaico condotta dalla Digos di Latina e dai colleghi di Roma nell'ambito dell'inchiesta sul terrorismo e ritenuto appartenenti alla rete di contatti di Anis Amri, l'autore dell'attentato a Berlino ucciso nel dicembre del 2016 a Sesto San Giovanni nel corso di un conflitto a fuoco con la polizia. In carcere a Rebibbia il gip Costantino De Robbio che ha emesso il provvedimento restrittivo ha ascoltato Abdel Sialem Napulsi, 37 anni, sedicente cittadino palestinese,  accusato dai pm di Roma di addestramento ad attività con finalità di terrorismo. L'uomo si è avvalso e non ha risposto come gli altri quattro arrestati , tutti tunisini che devono rispondere del reato di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.