Tra gennaio e marzo 2017, quando l'inchiesta Arpalo è già in fase di rifinitura, il sostituto procuratore Luigia Spinelli, impegnata insieme ai colleghi della Dda nella gestione del collaboratore di giustizia pontino Renato Pugliese, figlio di Costantino Cha Cha Di Silvio, pensa bene di prendere a sommarie informazioni il collaborante chiedendo a lui notizie sui rapporti intercorrenti tra Pasquale Maietta, Roberto Noce e Giovanni Fanciulli.
Ecco quello che aggiunge Renato Pugliese alle acquisizioni degli investigatori.
«Giovanni Fanciulli, insieme ad un'altra persona (fa il nome) gestiva il locale "L'angolo del caffè" che in realtà apparteneva a Maietta. Lo stesso Fanciulli ha una bella villa con giardini, ma soltanto grazie a Maietta, e faceva soltanto quello che quest'ultimo gli chiedeva di fare: apriva società cooperative che poi lasciava piene di debiti. Dopo il suicidio dell'avvocato Censi, Fanciulli era molto preoccupato temendo di essere coinvolto nelle vicende legate al Latina Calcio. Insomma - racconta Pugliese - Giannotto, come veniva soprannominato Fanciulli, era un tappetino di Maietta e amico storico di mio padre. La Golf che aveva mio padre era intestata a lui. Fanciulli doveva assumermi quando Maietta mi propose di lavorare alla Recoma, perché aveva una cooperativa».
Quanto ai rapporti diretti con Maietta, molto amico di Costantino Di Silvio, Renato Pugliese è stato molto puntuale.
«Conosco Maietta perché è amico di mio padre da sempre. Quando stavo con M.M. andai allo studio Maietta per farmi dare dei soldi, e ci pensò Roberto Noce. Quando sono uscito dal carcere, nel 2013, lui era Presidente del Latina Calcio, e i miei parenti V. e M. gestivano insieme ad altri la campagna elettorale per conto di Maietta. Lo incontravo sempre quando andavo a mangiare nel suo bar: mi promise che mi avrebbe fatto assumere a Latina Ambiente, poi non se ne fece nulla».
Lo stesso Pugliese passa poi a parlare di Roberto Noce, spiegando che questi è sempre stato uomo di Maietta e ne ha tratto benefici economici, ha fatto affari con lui utilizzando prestanome per le società, «ed entrambi erano bravi a prendere società che poi facevano morire indebitate e in carico ai prestanome». E continua: «Anche Noce ha una casa vicino a casa di ..... ha una villa, aveva anche l'ultimo modello Range Rover Sport, tutti beni di cui dispone grazie a Maietta. Roberto Noce aveva gli appalti del Comune di Latina per le luminarie in occasione delle festività, lavori che venivano eseguiti da A.M.. E poi c'è un'altra persona a disposizione di Maietta, Pierluigi Sperduti, che ha una autovettura Q7 e un appartamento di ...... in via Padre Sant'Agostino. Tutti beni che non avrebbe potuto permettersi senza Maietta. Insomma, tutti insieme hanno fatto i soldi veri».
Non è granché, ma per gli inquirenti si tratta della conferma sugli indizi già raccolti dagli investigatori. In particolare la Guardia di Finanza aveva accertato che Giovanni Fanciulli era amministratore di ben 31 società riconducibili a Pasquale Maietta e a Salvatore Di Raimo. Riscontri importanti erano venuti fuori anche sulla posizione di Roberto Noce, risultato coinvolto in 18 diverse società, tutte riconducibili a Maietta, all'interno delle quali ricopriva cariche diverse.

Renato Pugliese si dilunga anche sulla vicenda del suicidio di un elettrauto di Latina, Francesco D., avvenuto il 17 ottobre 2016 presso la sua autofficina. L'uomo era stato amministratore della Idea Trasporti, una società cooperativa che faceva parte del Consorzio Italia, riconducibile alla famiglia Allegretti e a Pasquale Maietta. Lo stesso elettrauto, tra il 2014 e il 2015 era stato rappresentante legale e socio unico della Unilevel srl, il cui intermediario per la trasmissione delle dichiarazioni fiscali era Pasquale Maietta.
All'indomani del suicidio, i familiari dello sfortunato elettrauto avevano tenuto un profilo basso, senza rilasciare alcun commento e apparentemente rassegnati ad accettare l'evento come la conseguenza di una instabilità psicologica del congiunto. Ma da una serie di visure effettuate dalla Guardia di Finanza sulla banca dati dell'Inps sul conto della moglie dell'elettrauto che si era tolto la vita, era emerso che la donna era stata assunta da Pasquale Maietta a partire dall'1 febbraio 2017, pochi mesi dopo la scomparsa del marito. Retribuita per alcune settimane, la vedova era stato poi assunta dal mese di aprile 2017 dalla società GB Accounting srl, con sede a Latina. Queste circostanze avevano indotto gli investigatori a seguire la pista di un possibile collegamento tra il suicidio dell'elettrauto e la sua posizione di prestanome all'interno della galassia societaria di Maietta e Cavicchi, ma senza ottenere riscontri. Secondo Renato pugliese, come era avvenuto all'indomani della morte dell'avvocato Censi, anche il caso del suicidio dell'elettrauto era stato oggetto di diverse chiacchiere all'interno del bar di Maietta. «Ultimamente si è impiccato un ragazzo a Piazza Moro, un elettrauto, riferisce Pugliese al pm - che forse era cugino di Fanciulli. Da allora l'ho visto molto spaventato (Fanciulli, ndr), perché sapeva che prima o poi sarebbe successo qualcosa e che ne sarebbe rimasto coinvolto».